L’ASTROLABIO – “Il Rapporto con l’Italia” … di Augusto Casali

L’ex Segreterario di Stato Augusto Casali

La grande attenzione che il Governo attuale pone rispetto all’Accordo di Associazione all’U.E., quasi che, con la firma del medesimo, tutti i problemi con i quali il nostro Paese è alle prese si dovessero risolvere miracolosamente, sta catalizzando lo sforzo propagandistico della maggioranza con l’intento di imbonire i cittadini, anche se, in verità, nessuno conosce gli esatti termini a cui sono giunti i negoziatori a tutt’oggi, neppure i membri del Consiglio Grande e Generale, per loro stessa ammissione.

A me pare però che si stia sottovalutando il rapporto con l’Italia, naturale interlocutore di San Marino se non altro per un fatto geografico, essendo che la nostra Repubblica è  confinante, a nord, sud, est ed ovest, con il territorio della Penisola Italiana, dentro il quale è completamente immersa.

La recente visita del Presidente Italiano Mattarella, è stato indubbiamente un fatto importante, che continua nel tempo l’inevitabile e cortese rapporto esistente tra i due Stati, appunto confinanti. Da un po’ di tempo a questa parte però le cose non funzionano più come accadeva in passato; i problemi si sono accumulati; le posizioni si sono inasprite; sono cambiate tante cose in entrambi i Paesi e, nonostante San Marino abbia da qualche lustro intrapreso la strada della trasparenza, recuperare la fiducia perduta evidentemente non è facile.

Infatti, non è con contatti sporadici, fatti di fotografie, sorrisi, pacche sulle spalle e onorificenze, che si ricostruisce un solido rapporto di fiducia. Occorre una forte azione diplomatica; una intensa attività che ponga in evidenza la nostra credibilità rispetto agli interlocutori; è necessario costruire pazientemente elementi di vera amicizia, senza i quali, la storia ce lo insegna, la Repubblica di San Marino non sarebbe sopravvissuta libera e indipendente fino ai giorni nostri. 

A mio avviso il rapporto con l’Italia rimane prioritario e qualsiasi strada si intraprenda non credo proprio possa prescindere dalla soluzione di alcuni nodi cruciali in essere, a partire dalla collaborazione con Banca d’Italia.

Probabilmente è giunto il momento di rivedere gli accordi in essere, forse di pensare alla stesura di una nuova e moderna Convenzione tra i due Stati, che tenga conto delle esigenze del nostro tempo e delle novità emerse negli anni nelle due Repubbliche, individuando nel contempo eventuali nuove opportunità possibili.

Credo che l’Italia debba rimanere comunque l’interlocutore privilegiato per San Marino, con il quale verificare il progetto di sviluppo del nostro Paese, al fine di individuarne le potenzialità  utili reciprocamente e mi auguro che nessuno pensi illusoriamente di scavalcare l’Italia con espedienti più o meno credibili.

Al di fuori di tale rapporto, nel rispetto degli accordi internazionali, possono essere individuate nicchie di mercato, adeguate e consone al nostro territorio, oggetto di accordi specifici con paesi europei ed extraeuropei.

Ovviamente per fare tutto questo occorre una politica estera dinamica, propositiva, e, in questo particolare contingente storico, con vocazione economica, al fine di garantire al nostro Paese lo sviluppo generale e il mantenimento degli attuali livelli di benessere sociale.

Quindi, occhio. Si rimanga con i piedi ben piantati a terra. Vietato dimostrarsi superficiali!

 

Augusto Casali