In questi giorni di coprifuoco forzato, dovuto al contrasto del Coronavirus, tutti quanti noi, chiusi in casa, abbiamo molto più tempo a disposizione. Stiamo con il fiato sospeso, anche per ingannare il tempo che non passa mai, mangiucchiamo, guardiamo la televisione e ammiriamo tutti coloro i quali sono in prima linea tutti i giorni per tutelare la salute della nostra Comunità e… pensiamo; un esercizio che, presi dal ritmo della vita quotidiana, pratichiamo di solito più saltuariamente.
Anche nei rari momenti in cui esco di casa per la spesa o con i miei due cani, il silenzio irreale che aleggia nel mio Paese mi sollecita la riflessione.
Il primo pensiero va al desiderio che tutto questo finisca il prima possibile e perché ciò accada occorre coadiuvare le autorità sammarinesi rispettando le disposizioni anche se drastiche; e mi pare comunque che i cittadini rispondano sostanzialmente con responsabilità.
L’altra riflessione che mi passa per la mente è il fatto che l’ordine mondiale che poggia ormai sul primato dell’economia spazzando via tutto il resto; che privilegia pochi e penalizza molti; che viene manovrato da burocrati eletti da nessuno; che si preoccupa ben poco degli ultimi e che alimenta la civiltà dell’apparire piuttosto che dell’essere, non può garantire neppure le attuali diseguaglianze perché può essere messo in ginocchio da un semplice virus. E questa cosa dovrebbe portare gli uomini a riscoprire principi e valori fondamentali ed intramontabili che, in questi anni disgraziati, si è pensato di sostituire con il dio denaro.
La terza cosa è la riscoperta del valore della libertà: questo bene prezioso che è stato garantito alle nostre generazioni grazie alle lotte e ai sacrifici dei nostri predecessori, alcuni dei quali hanno pagato prezzi altissimi, a volte anche con la vita, la scelta di combattere per tutti, soprattutto per chi sarebbe arrivato dopo di loro. Credo che a tutti manchi in questi giorni anche solo la libertà di andare a bere il caffè al bar, dove chiacchieri con il barista e con qualche altro avventore; credo manchi la libertà di frequentare una palestra, di andare al cinema o a teatro, di passeggiare liberamente per le strade del tuo Paese. Sappiamo perché ciò avviene e che si tratta di una emergenza ormai mondiale che prima o poi dovrà pur finire, ma quel che sta accadendo anche a San Marino ci fa di colpo capire molte cose e forse a riscoprirne il valore.
Oggi conviviamo con la libertà, la diamo per scontata tanto ci siamo abituati, ma sbagliamo ad abbassare la guardia perché ci sono insidie molto più sottili permeate di apparente democrazia che pendono come spade di Damocle sulla testa di nazioni e popoli, spesso purtroppo ignari o addomesticati dall’informazione di regime. Oppure è sufficiente un virus a fare cambiare radicalmente le abitudini di una comunità, di esseri umani nati per socializzare e per fare andare avanti il mondo.
Uno dei Presidenti della Repubblica Italiana più amato, socialista come quelli che c’erano un tempo, era solito fare una sua scala di valori importanti per l’uomo e ai primi tre posti metteva: libertà, democrazia, giustizia sociale. Un trinomio strettamente collegato che deve rimanere in perfetto equilibrio per creare la comunità ideale. Infatti se la libertà è il pilastro basilare, senza la democrazia non sarebbe libertà vera e la democrazia senza giustizia sociale non sarebbe vera democrazia.
Ecco, quando tutto sarà finito ricordiamocela questa lezione e ricostruiamo la nostra economia tenendola ben presente, senza lasciare per strada nessuno!
Augusto Casali