Tutte le indicazioni di studiosi ed esperti ci stanno dicendo che è necessaria una terza dose di vaccino o seconda per chi ne ha avuta una dopo aver però contratto ed essere guarito dal Covid.
Anche a San Marino la scelta, ci ha detto il Segretario di Stato competente, è stata questa, e personalmente non ho molto da obiettare essendo convinto che la via del vaccino sia in grado di contrastare efficacemente il virus, come i fatti ci stanno dimostrando. Ma il Segretario di Stato alla Sanità ha detto qualcosa di più, almeno leggendo i giornali; ha affermato che tutti i paesi stanno facendo l’eterologa, perché AIFA dice che la terza dose va fatta con vaccini Mrna.
Ciò che dicono o che non dicono, vedi vaccino Sputnik V, le organizzazioni scientifiche italiane ed europee è sicuramente molto interessante, ma per noi sammarinesi è ancor più importante che cosa dicono le Autorità del nostro Paese.
Dopo due mesi in cui non si è vista una dose di Pfizer a San Marino, nonostante i protocolli firmati con il Ministro Italiano della Salute, Speranza, le nostre Autorità politiche e sanitarie ci hanno proposto il vaccino russo Sputnik V, con il quale la maggior parte di sammarinesi sono stati vaccinati. Ora, non ho ben capito se chi è stato vaccinato con Sputnik V dovrebbe sottostare ad una vaccinazione con diversa tipologia di base.
A questo punto occorre essere molto chiari nei confronti dei cittadini ed avere idee ben precise per quel che riguarda la nuova campagna vaccinale, che se non sbaglio dovrebbe partire tra non molto.
Non è possibile giocare con le parole, ognuno deve sapere con esattezza a che cosa va incontro.
Personalmente non ho capito quali siano le ragioni scientifiche per le quali il vaccino russo non è stato riconosciuto dalle Autorità europee ed italiane ed avrei ancora più difficoltà a capire per quale motivo scientifico, se è necessario, il prossimo vaccino dovrebbe essere diverso da Sputnik V, già felicemente sperimentato dai sammarinesi.
Il vaccino russo è stato benefico per la comunità sammarinese, perché ci ha letteralmente salvato in un momento in cui i vaccini promessi non c’erano. Non ci sono stati casi eclatanti di sintomi negativi per chi lo ha usato, i più neppure se ne sono accorti; gli effetti sono stati sotto gli occhi di tutti e la curva dei contagi è rapidamente scesa fino a diventare ad un certo momento il primo paese europeo Covid free, anche se, per ragioni politiche, lo abbiamo solo timidamente sussurrato. Addirittura si è sviluppato un certo fenomeno di turismo da vaccino e più di mille persone sono venute a San Marino per vaccinarsi presso le nostre strutture. Dopo, solo dopo, sono cominciati ad arrivare anche i vaccini Pfizer.
E allora, lo ripeto, io che non sono assolutamente contro i vaccini, ho già fatto anche quello anti-influenzale, vorrei capire bene che cosa dovrei fare e perché, e di certo come me ci saranno tanti altri sammarinesi che lo vogliono sapere. E soprattutto lo vorrei sapere dalle Autorità Sanitarie e non dalla politica etiam presente.
Augusto Casali