La vicenda legata all’emissione delle bollette del gas si complica giorno dopo giorno.
Tutto è cominciato da lontano se è vero che l’AASS è sempre stata una Azienda che, fornendo servizi ovviamente a pagamento, è stata fino a pochi anni addietro sempre in attivo. Poi che cosa è successo?
Probabilmente le riserve finanziarie che opportunamente erano state accantonate in modo previdente, e che oggi sarebbero state salvifiche per i sammarinesi, sono state erose da iniziative abbastanza avventurose.
La prima che mi viene in mente è la famosa posa di cavi, peraltro già presenti per la rete Telecom, e la collaborazione con la Società cinese ZTE, che sarebbe dovuta divenire partner tecnologica dell’AASS, attraverso la controllata ZTE San Marino. Se non ricordo male l’operazione costò circa 26 milioni, quando, forse, con un accordo con Telecom i costi si sarebbero abbattuti notevolmente.
Su quella nebulosa operazione, di cui si è sempre saputo poco, sono scese molte ombre, frutto anche della guerra tecnologica in atto nel mondo tra colossi del settore.
Sta di fatto che di lì è cominciato il declino finanziario dell’Azienda e il cammino molto incerto dei vertici politici e tecnici dell’AASS, fino ad arrivare agli annunci, ai proclami, alle posizioni più disparate: il Segretario di Stato competente un bel giorno annuncia che le bollette del gas e della luce sarebbero aumentate del 104% e del 120%. Una “bagatella!”
A stretto giro di posta l’Autority esprime una posizione molto più prudente e distante da quanto annunciato qualche giorno prima dal Segretario di Stato. Il turbinio di notizie e contro notizie è continuato, poi sono arrivate le prime bollette con scadenza marzo; schizzate alle stelle! Di fronte al malumore dei cittadini ecco che il Governo ha deciso di sospendere le bollette per procedere ad un ricalcolo, con una marcia indietro che dal punto di vista politico si è rivelata una Caporetto,
Il Segretario di Stato, cercando di salvare la “collottola”, ha scaricato i vertici AASS dichiarando che non era esclusa una indagine interna; poi, un paio di giorni dopo, si è lasciato andare a denunciare l’esistenza di “gruppi economici occulti e deviati che vogliono prendere il controllo della nostra Azienda Pubblica.”
Infine viene a galla il fatto che il contratto a prezzo fisso (0,47 Euro/mc) stipulato con Enel Global Trading, presentato a suo tempo come salvifico almeno fino al 2027, è stato venduto per fare probabilmente cassa: soldi, sempre soldi, di cui l’AASS sembra avere un gran bisogno. Chi abbia autorizzato la vendita non si sa bene. Il Segretario era informato? Il Congresso di Stato era informato?
Insomma il caos totale e la sensazione come sammarinese che a Cailungo non sappiano più che pesci pigliare, mentre i cittadini contribuenti vengono bistrattati. Ormai lo si è capito chiaramente, per cercare di sanare il bilancio AASS i sammarinesi vengono praticamente usati come bancomat.
Io credo che ci siano tutti gli elementi per giungere ad una commissione d’inchiesta che faccia luce sugli accadimenti di questi anni; sulle ragioni che hanno portato all’impoverimento dell’ASS rispetto al passato; sui comportamenti dei vari responsabili politici e dirigenziali.