L’ASTROLABIO “ La burocrazia ci soffocherà” … di Augusto Casali

Augusto Casali

San Marino sta vivendo un momento difficile da ogni punto di vista: economico, perché la crisi sta perdurando ormai da dieci anni e ancora non si vede la luce; politico, per la difficoltà dimostrata in questi anni a trovare soluzioni ai problemi dei cittadini e a fornire speranza per il futuro; istituzionale, in quanto l’approssimazione ha trovato nel tempo ampi spazi a tutti i livelli e il senso dello Stato si è notevolmente affievolito; civile, poiché il senso di appartenenza alla comunità si è stemperato nella difesa esasperata del particolare a discapito dell’interesse comune.

Quindi, qualunque sarà il prossimo Governo che scaturirà dalle elezioni politiche previste l’8 dicembre, c’è da compiere un lavoro enorme a tutti i livelli per raddrizzare una situazione abbastanza compromessa. Occorrerebbe una coalizione di forze politiche cementata da un progetto programmatico condiviso, ma purtroppo, a poco più di due mesi dall’appuntamento elettorale, mentre fervono le ipotesi più disparate di formule più o meno attendibili di possibili coalizioni, quasi nessuno parla di programmi, delle “cose da fare”. Questo è, a mio avviso, stupefacente, tenuto conto della situazione in cui il nostro Paese versa allo stato attuale delle cose.

Ma c’è un problema più insidioso di tutti gli altri con cui ci scontriamo ogni giorno, anche se, visto l’andazzo, è generalmente sottovalutato.

Mi riferisco alla burocrazia esasperata che sta invadendo ogni settore della vita pubblica e che si traduce per i cittadini in cavilli, lunghe code, disagi, perdita di tempo, inefficienza e inutili lungaggini.

La burocrazia che si moltiplica da ufficio ad ufficio, che rallenta, che complica, dove è più facile possano insinuarsi fannulloni, a discapito di chi compie il proprio dovere, clientelismo e corruzione. 

La burocrazia a volte davvero stupida, inutile, che scontenta gli utenti i quali non comprendono la ratio di modi di operare sinceramente incomprensibili per la gente “normale”.

San Marino corre il rischio, se ne scampa altri, di soffocare, di implodere sotto il peso poderoso della mastodontica burocrazia radicatasi nel nostro territorio.

Un tempo San Marino era portato ad esempio per la rapidità decisionale, che ovviamente si traduceva in valore aggiunto in ogni campo, oggi le lungaggini burocratiche sono un impedimento in ogni campo, anche in quello economico.

Dunque io penso che il prossimo Governo dovrebbe mettere in campo un pull di esperti che lavorassero sullo snellimento del nostro apparato burocratico, spesso concepito su regolamentazioni che tengono conto delle esigenze degli uffici piuttosto che delle esigenze dei cittadini e sul corpo legislativo provvedendo all’abolizione delle leggi inutili al fine del buon funzionamento del sistema San Marino.

Sarebbe un ottimo segnale per la popolazione che di certo apprezzerebbe e lascerebbe ben sperare per il futuro.

D’altronde il vecchio adagio popolare dice  “che il buon giorno si vede dal mattino…”  Speriamo!