L’ASTROLABIO – “La Commissione Sanità? Una specie di Acquario” … di Augusto Casali

L’ex Segretario di Stato Augusto Casali

Nei giorni scorsi si è riunita la Commissione Consiliare Sanità per una audizione dei membri del Comitato Esecutivo dell’ISS. D’altronde è notoria la situazione caotica venutasi a creare nel settore che manifesta ormai palesemente l’inadeguatezza a fronteggiare le esigenze dei cittadini.

Le lamentele aumentano, i disagi sono più che evidenti, le file negli ambulatori, nelle farmacie e negli uffici amministrativi sono sempre più consistenti, la burocrazia è sempre più opprimente; parlare con un medico è ormai una corsa ad ostacoli, le risposte nei call center sono rare se non, a volte, inesistenti ed i pazienti rimangono spesso in balia di sé stessi, perdendo tempo e fiducia nel sistema.

Quindi è sicuramente pertinente la decisione di riunire la Commissione Consiliare sulla Sanità, solo che l’audizione, tanto per cambiare, è stata segretata. 

Santo cielo, questa maggioranza e questo Governo segretano tutto!

 In Commissione hanno parlato dei problemi della Sanità, cioè dei problemi di funzionamento e di organizzazione, i cui effetti si riflettono direttamente sui cittadini, ed hanno segretato l’audizione dei componenti del Comitato Esecutivo dell’ISS.

Ma quale cacchio di segreto di Stato o problema di sicurezza nazionale avranno mai trattato in questa benedetta Commissione a porte chiuse? Che cosa non si deve sapere? Che cosa non si vuole che si sappia?

Così, per i normali cittadini la Commissione Sanità e i membri del Comitato Esecutivo, sono sembrati un enorme acquario dove i vari pesciolini aprivano e chiudevano la bocca ma nulla si è sentito. Eppure i sammarinesi avrebbero il diritto di sapere che cosa è stato detto, ed eventualmente che cosa è stato deciso. La Sanità in particolare è un bene comune di assoluto valore e non è proprietà privata di qualcuno che crede di poter fare quello che vuole solo perché ha raggiunto oggi posizioni di Governo. Ieri era campione di trasparenza e voleva addirittura che le sedute del Congresso di Stato fossero trasmesse in diretta streaming e adesso segreta anche le audizioni?

Questo stato di cose che ormai si protrae da un po’ di tempo dovrebbe indignare i cittadini, perché trattati veramente come sudditi incapaci di comprendere. Un modo di agire che a lungo andare, se non si reagisce,  può determinare assuefazione e deterioramento della qualità della democrazia del nostro Paese.

Se c’è un argomento di cui si deve parlare apertamente è proprio la Sanità, perché per quanto si possa fare per nascondere sotto il tappeto la cenere, l’inadeguatezza di un sistema adattato ad una popolazione di circa 34.000 persone, che di ben altro avrebbe bisogno, è irrefrenabile poiché emerge proprio sulla pelle de singoli cittadini sammarinesi.

Qua invece si segreta. E pensare che sarebbe stato sufficiente fare conoscere la famigerata relazione Rabini, ovviamente segretata pure quella, per ragioni squisitamente politiche, per sapere lo stato delle cose e se fossero stati accolti nel frattempo i suggerimenti avanzati in quella relazione, probabilmente avremmo oggi qualche problema in meno.

Visto che la Sanità viene pagata con i soldi dello Stato, cioè di noi tutti, è possibile continuare così? 

Ad aggravare lo stato delle cose ci sono le ammissioni della stesso Segretario di Stato alla Sanità di preoccupazione rispetto al fenomeno della fuga di medici dall’ospedale e le dichiarazioni di alcuni membri di commissione i quali hanno riferito di “pesantissime situazioni – emerse durante l’audizione – C’è un feroce scontro per gestire gli apparati pubblici del Paese….” E ancora: “La gestione ISS va rivista, non possiamo pensare a continuare con le lotte fra bande in Ospedale.” Che cosa si vuole segretare di fronte a tali dichiarazioni? 

Non è tempo di segretare, è tempo di agire: si rivedano le leggi sui medici rendendo più appetibile l’esercizio della professione a San Marino; si riveda l’organizzazione e la si ripensi dimensionata alle nostre reali dimensioni; si elimini l’eccesso di burocrazia senza senso. Certo, questo significa la fine di posizioni di rendita per qualcuno, di qualche privilegio per altri, di indebolimento di taluni centri di potere, ma chi se ne frega della lotta tra componenti più o meno politiche quando di mezzo c’è la salute!

Augusto Casali