E’ incredibile, ma la politica nostrana è ormai divenuta una specie di maionese impazzita, scappata di mano al cuoco, ammesso che ci sia un cuoco in cucina.
Il Paese versa in evidenti difficoltà; i governi si succedono ma in concreto poco o nulla cambia; alcuni Segretari di Stato appaiono sempre più inadeguati al ruolo che ricoprono; tutti pensano già alle prossime elezioni e cercano, a volte con tattiche grossolane, di riposizionarsi, come se fosse facile a San Marino spacciarsi per chi non si è.
Ma qua, signori miei, è necessaria serietà, chiarezza e coerenza con i principi fondanti dei grandi filoni politici che hanno segnato il passato, da cui tanto ci sarebbe da imparare per ispirare anche il futuro della nostra Repubblica.
Qua c’è, in una parola, l’esigenza di riscoprire la politica e uscire il prima possibile dal labirinto in cui si è andata a ficcare in questi anni, grazie ad una classe politica incapace di incidere sulle problematiche, propensa a gettare colpe sul passato senza accorgersi che il “nuovo” è arrivato da qualche lustro ma non ha, fino ad ora, dimostrato di saper fare un fico secco!
L’ambizione però è tanta, la protervia e l’arroganza, elementi tipici dei mediocri, anche, e così siamo pieni di fanfaroni che parlano, parlano, parlano, spendono, spendono, spendono, ma, senza fare di tutta l’erba un fascio, non risolvono nulla di nulla.
La preoccupazione principale non è più l’interesse della Polis, della comunità, del paese, ma bensì è il poltronificio: come fare a trovare anche per il futuro una poltrona? Questo è il dubbio amletico, la vera molla di gran parte degli attuali politici. Non importa con chi; non importa se con i bianchi, con i rossi o con i neri, basta che ci sia un posto a tavola!
Di fronte a tale situazione ci si può aspettare qualcosa di buono? Ancora ci chiediamo perché i cittadini sono sempre più distanti dalla politica e dalle istituzioni?
Si guardi a che cosa è successo in questa legislatura: Consiglieri eletti come rappresentanti di un partito che disinvoltamente sono passati in altri schieramenti e tra questi, chi dalla maggioranza è passato a militare in forze politiche di opposizione, si è premurato di specificare che comunque rimaneva in maggioranza. E tutti zitti, sia in maggioranza che all’opposizione, silenzio anche dai partiti che li hanno ospitati. E’ incredibile ma è così.
C’è persino stato, per un certo periodo, un raggruppamento composto di 2 Consiglieri i quali si sono orgogliosamente collocati uno in maggioranza e l’altro all’opposizione. Fortunatamente questa anomalia è stata sanata in questi giorni con il passaggio repentino dello strenuo oppositore nella accogliente maggioranza. Si è arreso!
E negli ultimi tempi, alcuni Consiglieri di area socialista, in cerca di ossigeno, hanno aderito al progetto di costituzione di un soggetto politico liberal-democratico-conservatore. Saranno, se tutto andrà a buon fine, tra i fondatori del nuovo schieramento di destra/centro e in pratica avranno trovato la quadratura del cerchio, anche se qualche padre nobile del Socialismo si ribalterà nella tomba.
Che credibilità può avere la politica se tutto si riduce alla misera storia di sé stessi? Significa che tutto sarà così arido da non poter pensare ad un futuro degno di questo nome per il nostro Paese.
E allora deve essere compiuto uno sforzo, soprattutto da coloro i quali hanno buona volontà e amore per questo nostro Paese, al fine di tornare al primato della politica, al recupero dell’autorevolezza dei partiti, che devono riappropriarsi ed esercitare il ruolo di mediatori tra le esigenze del popolo e le istituzioni e devono tornare ad essere punto di riferimento anche nella preparazione del futuro personale politico, affinchè all’improvvisazione, all’inesperienza e alla mancanza di passione vera ,sia impedito di continuare a produrre danni a discapito del nostro Paese e dei suoi cittadini.
Augusto Casali