L’ASTROLABIO – “La non Notizia” .. di Augusto Casali

Riceviamo e pubblichiamo

Giovedì scorso, alle due di notte circa, quando le persone normali dormono, i Consiglieri della Repubblica hanno lungamente discusso la Mozione di sfiducia nei confronti del Segretario di Stato agli Affari Esteri con delega alla Giustizia e la maggioranza l’ha respinta con 31 voti contro i 25 espressi dall’opposizione.

Nei giorni successivi i mezzi di informazione nostrani ne hanno dato notizia con titoloni un poco enfatici che, penso, nelle intenzioni giornalistiche, dovessero scuotere l’opinione pubblica: “Renzi non Molla”, “La maggioranza fa quadrato attorno a Renzi”, “La maggioranza compatta ha respinto la sfiducia” e così via.

Invece è accaduta la cosa più normale e politicamente scontata che potesse succedere. Infatti a memoria d’uomo non si ricorda che siano mai stati approvati dal Consiglio Grande e Generale una Mozione o un Ordine del giorno che chiedesse la sfiducia nei confronti di un unico membro del Congresso di Stato.

D’altronde è logico. Se la maggioranza non fosse più che compatta in questo tipo di votazione significherebbe che il Governo è in crisi e sarebbe la maggioranza stessa a certificarlo. Ora possiamo anche convenire che molti nuovi consiglieri siano inesperti, ma non cretini!

Dunque di fatto non è praticamente successo niente. La maggioranza è esattamente quella del giorno prima piena di problemi, con uno sciopero alle porte, con cittadini molto contrariati, e con idee talmente annebbiate che si possono tagliare a fette.

Anche l’opposizione è la stessa del giorno prima, ma in quel che è successo un significato politico lo vorrei sottolineare: E’ l’ennesima volta che RETE firma iniziative consiliari con le altre forze di opposizione, compresi i così detti partiti tradizionali. L’originale posizione solitaria, a significare un presunto primato di credibilità da non confondere con gli “altri”, sta vieppiù sfumando fino a diventare un ricordo. D’altronde la politica è anche un brutto animale e da soli non si va da nessuna parte e i compagni di viaggio, quando si vuole salire sul treno, non te li puoi scegliere, devi condividere lo scompartimento con gli “altri” saliti in carrozza.

Io comunque lo reputo un segnale politico di crescita che potrebbe preludere a nuovi sviluppi futuri, quando il malandato Governo di questo nostro angustiato Paese sarà costretto ad alzare bandiera bianca. Momento che potrebbe non tardare molto.

Ma, lo ripeto, tutto è esattamente com’era prima della votazione sulla sfiducia al Segretario di Stato Renzi. Il Governo è debole e le forze politiche che lo compongono, cioè il 30% dell’elettorato, dopo l’operato di questi due anni perderanno parecchi consensi, ma una vera alternativa non si vede ancora all’orizzonte. Anche perché alcuni partiti di opposizione in campo palesano seri problemi, mentre altri rischiano addirittura l’estinzione.

Per di più, così combinati, devono fare i conti con una legge elettorale superata dagli eventi, che impone di raccattare un voto in più degli avversari per garantirsi l’agognato premio di stabilità. E molto probabilmente anche dopo le prossime elezioni i sammarinesi avranno al governo del Paese una coalizione rappresentativa della minoranza dell’elettorato. 

Se non succede qualcosa di politicamente importante, e se le forze politiche non cambieranno alla  svelta la legge elettorale, la prospettiva per i sammarinesi, già provati dall’esperienza che stiamo tutti quanti vivendo, sarà un film già visto, una storia già vissuta, un bluff annunciato!