L’ASTROLABIO – “La Politica al tempo del Coronavirus” … di Augusto Casali

Augusto Casali

In questi mesi siamo stati tutti quanti presi dal Coronavirus e, chiusi in casa, non abbiamo fatto altro che tentare di decifrare i numerosi decreti redatti in perfetto “burocratichese”, con rimandi a leggi, delibere, ordinanze e codicilli, senza peraltro capirci mai un tubo. E allora, attendevi 24 ore ed ecco che questa o quella segreteria di stato emanava una circolare esplicativa che, in perfetto “burocratichese” tentava di spiegare che cosa era scritto nel decreto emesso il giorno prima, senza peraltro riuscirci.

Abbiamo passato così i nostri giorni della prima fase, ascoltando alla televisione, Rai e Mediaset, le risse scientifiche, politiche e giornalistiche che ci hanno bombardato senza tregua e soprattutto senza mai farci capire un‘acca, fino a giungere alla fase due e poi due e mezzo di lunedì 18 maggio.

Presi dai danni sanitari, per non parlare di quelli economici e sociali, prodotti dal Coronavirus, non ci siamo occupati di nient’altro, tantomeno di politica.

Eppure, anche quando non sembra, la politica è sempre in movimento, anche fisico, in barba magari alle norme di distanziamento sociale. Comunque sia è stato sufficiente leggere con attenzione comunicati, interviste e prese di posizione per capire che sotto la cenere il fuoco della politica è abbastanza vivo.

Le forze di opposizione, oltre a patire la ancora recente vedovanza dal potere, per cui intervengono su tutto, anche quando chiaramente non avrebbero proprio nulla di utile da dire, cercano di costruire se non proprio ponti almeno ponticelli con taluni partiti di Governo, i quali non sono sicuri che gli alleati reggano al logorio della prima linea, mentre altri tessono la tela attorno alla antica utopia della grande forza di sinistra che dovrebbe tenere insieme pere e mele e che nella realtà si è  sempre rivelata un specie di tela di Penelope.

Ma anche in maggioranza ci sono state prese di posizioni rivelatrici di un certo malessere, a cominciare dal recente distinguo posto in essere sulla ripartenza da Domani Motus Liberi, il cui atteggiamento si ispira sempre ad una sorta di distanziamento da tutti, tipo ci siamo ma non ci siamo, anche se ci siamo.

Per non parlare delle dichiarazioni rilasciate in Consiglio Grande e Generale da parte di un Segretario di Stato che, sottintendendo, forse involontariamente, scarsa considerazione per il suo settore rispetto agli interventi posti in essere, ha dichiarato che avrebbe gradito più coraggio da parte del Governo di cui egli fa parte. 

E poi ci sono personaggi e forze politiche fino a ieri sulla cresta dell’onda, che sono improvvisamente divenuti quasi impalpabili, confermando pienamente la regola per cui fare casino all’opposizione è molto più facile che governare, anche perché se stai al Governo qualche schizzo di fango ti colpisce comunque, la qualcosa crea qualche problemino all’interno della loro base, soprattutto in prospettiva.

Ci sono evidenti difficoltà di rapporto per quelle forze politiche unitesi solo per superare lo sbarramento del 5% previsto dalla Legge Elettorale, che ora trovano problematica la convivenza perché si sono accorti che stare insieme non è sempre così bello.

Ed infine c’è la Grande Madre, a cui non sfugge niente: guarda attenta, macina terreno e scruta attentamente l’orizzonte.

Per carità, al momento sono solo segnali interpretabili e la situazione generale del Paese è ancora complicata sul piano sanitario ed economico per pensare ad altro, e poi ci sono delle nomine in vista e non si può tirare la corda perché tutti si aspettano qualcosina, che è comunque meglio di niente,   ma tra qualche mese, quando saranno chiari i danni provocati dal Coronavirus e soprattutto la reale entità degli interventi concreti messi in campo dall’Esecutivo, le prospettive potrebbero cambiare per molti e non sappiamo ancora come reagirà la politica al tempo del Coronavirus!

Augusto Casali