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  • L’ASTROLABIO – “La San Marino RTV” … di Augusto Casali

    L’ex Segreterario di Stato Augusto Casali

    C’erano tutti quel giorno del 24 aprile 1993 presso la sede della Televisione di Stato, la San Marino RTV.

    Era il giorno dell’inaugurazione ufficiale e di fronte alle autorità sammarinesi, tra cui i Capitani Reggenti, a rappresentanti politici italiani e ai Presidenti di ERAS e RAI, a nome del Governo, toccò a me, che detenevo la delega alle Telecomunicazioni, prendere la parola.

    Tra le altre cose dissi: “Le speranze, che erano del Governo e della stessa San Marino RTV, si fondavano sulla ferma intenzione di costruire uno strumento di informazione e di diffusione di livello statuale, portatore, con dignità, di quei valori democratici, di tradizione, di cultura, che sono universalmente riconosciuti al nostro Paese, attraverso il quale riaffermare ancora una volta le prerogative e la sovranità della Repubblica di San Marino”.

    Oggi a distanza di 31 anni bisogna dire che, purtroppo, le cose non sono andate così come sognavamo allora e se in un primo momento eravamo, noi di San Marino, alle prese con una novità assoluta e poco conosciuta nel particolare (si pensi che fino agli anni “80 il modo di comunicare era il lancio di volantini per le strade del territorio), successivamente e gradualmente, negli anni,  si è assistito ad una serie di successioni al vertice della nostra Televisione, anche di professionisti di livello giornalistico, ma inseriti in un modello televisivo fotocopia che non poteva produrre gli effetti voluti e sperati in partenza.

    I nodi hanno cominciato a venire al pettine, infatti, la San Marino RTV ha palesato in questi ultimi tempi problemi di bilancio, facendo registrare una perdita di circa 2 Milioni di Euro e le dimissioni del Direttore, Vianello. 

    La nostra è comunque la Televisione dello Stato di San Marino e quindi uno strumento importante nell’era dell’immagine e della comunicazione, al fine di far conoscere agli altri le nostre istituzioni, la storia, la cultura, le tradizioni della Repubblica di San Marino. Quindi uno strumento prezioso, con una forza lavoro importante, in cui sono nate anche professionalità riconosciute, che va indubbiamente tutelato e valorizzato.

    Allora credo che questo momento delicato per la San Marino RTV debba portare a riflettere, soprattutto la parte sammarinese, per capire tra il presente e il futuro quali siano i traguardi da raggiungere e utili per il nostro Paese, che non possono di certo essere ottenuti adottando soluzioni fotocopia del passato che hanno portato all’attuale, negativo stato di cose. Le difficoltà odierne divengano motivo per un vero rilancio della nostra TV a cui tutti si sentano impegnati.

    Innanzi tutto, occorrono figure giuste al posto giusto e nel nostro caso occorrono figure con esperienza e curriculum indiscutibili e capacità manageriali.

    E’ necessario fissare il ruolo della nostra Televisione, che, essendo di Stato, oltre agli aspetti generalisti, deve prestare attenzione a quelli istituzionali e alle componenti sociali interne ed internazionali. Occorrerà lavorare per definire un disegno riconoscibile e stabile del palinsesto, ampliando la qualità dell’offerta programmatica, poiché da ciò si possono generare nuove e vitali entrate pubblicitarie. Ed infine, è indispensabile guardare all’evoluzione tecnologica del settore, il quale è in continuo movimento e può offrire nuove e adeguate opportunità che bisogna essere pronti a cogliere tempestivamente.

    E’ giunto il momento di invertire la rotta e di non subire più la sudditanza della RAI, la quale ovviamente rispetto all’Eras è un gigante, ma dimostratosi negli anni molto distratto nei confronti della nostra Televisione.

    Lo strumento televisivo è ormai fondamentale, credo sia un concetto pacifico e acquisito da tutti, e allora ci si premuri di porlo al servizio del nostro Paese, della nostra Repubblica, della sua immagine e della sua crescita culturale.  

    Se insieme ci riusciremo a svolgere questo compito, avremo prestato un servigio al Paese e ai suoi cittadini, di oggi e di domani.

    Augusto Casali