L’ASTROLABIO  “La Sanità ha la febbre alta!” … di Augusto Casali

Nonostante gli sforzi dei tre gioielli della maggioranza, che attraverso l’ennesima, estenuante ed inutile conferenza stampa, questa volta sulla Sanità,  hanno cercato di indorare la pillola tentando di fare apparire i concorsi internazionali un successo, la verità delle cose, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti.

I gravi problemi economico-organizzativi sono evidenti, hanno creato complesse problematiche, destano profonda preoccupazione nei cittadini e in proiezione futura aprono interrogativi angoscianti: andando avanti di questo passo dove andremo a finire?

Il progressivo assottigliamento dell’organico dei medici ha creato sacche di emergenze nelle prestazioni sanitarie di vari reparti; gli ambulatori sono intasati, le liste di attesa si allungano; i sistemi telematici vengono cambiati ma anziché snellire e semplificare le procedure, le complica; i disagi, soprattutto per le persone più anziane, sono palpabili; la perdita delle figure di riferimento, lasciate andare troppo frettolosamente da una dirigenza miope, ha intaccato gli equilibri costruiti nel tempo. Sarebbero questi i risultati enunciati dalla maggioranza? Complimenti!

E a proposito dei “bandi internazionali”, se vogliamo dire la verità, nella sostanza si sono rivelati poco internazionali e modesti nei numeri. Probabilmente i medici sammarinesi o residenti in territorio, ad esempio gli ortopedici, non si sono presentati perché già da tempo si era sparsa la voce e si sapeva chi sarà il primario (vedi “Giornale.sm”).

I problemi della Sanità probabilmente hanno radici profonde, ma di certo si sono acuiti in questi ultimissimi anni e chi ne fa le spese è senz’altro la prevenzione, baluardo più importante contro le malattie e, di riflesso, per il contenimento della spesa pubblica. Oggi chi deve fare un esame ecografico o altri esami di controllo deve fare i conti con la dilatazione dei tempi, cosa a cui non eravamo davvero abituati a San Marino. E non ci si venga a dire che è così anche in altre realtà, perché la sostanza delle cose non cambia e il cittadino sammarinese può solo registrare i passi indietro fatti registrare nell’organizzazione del nostro sistema sanitario.

L’inefficienza nel processo di prevenzione delle malattie può creare preoccupanti conseguenze rispetto a patologie anche gravi, ecco perchè, pur praticando la lotta agli sprechi e la razionalizzazione della spesa, devono essere evitati i tagli lineari nella Sanità. La salute è un bene di tutti ed è trasversale, non fa distinzioni politiche o sociali e quindi va tutelata nell’interesse di tutti e in tutti i modi possibili.

Non è più nemmeno accettabile risparmiare nelle prestazioni sanitarie per mantenere in essere un sistema costoso e fallimentare, che avrebbe invece bisogno di una radicale riforma e di molto buon senso, abbandonando l’imitazione di modelli attuati in altre realtà troppo diverse da quella sammarinese.

O chi governa si rende conto di questo e agisce di conseguenza rapidamente, oppure, se non vuole,  non può o non è capace , è meglio che se ne vada a casa prima che la situazione divenga insopportabile!