San Marino. L’ASTROLABIO – “L’ACCORDO U.E. SI E’INGARBUGLIATO” … di Augusto Casali

Seguendo le vicende legate all’Accordo di Associazione all’U.E. tutto è fermo e si susseguono notizie e contro notizie a ripetizione. Tutto questo, desta dubbi e perplessità e il cittadino, tenuto sempre in secondo ordine rispetto all’affaire Unione Europea, ha netta la sensazione che siano molte le bugie che circolano e che spesso risultino peggio della pezza con la quale si tenta di chiudere il buco.

L’ex Segretario di Stato Augusto Casali

 

Ora, allo stato attuale delle cose, ci sono poche certezze. La prima è sicuramente il fatto che dopo 10/12 anni di trattativa il 7 dicembre 2023 i negoziati sarebbero stati conclusi e il capo della diplomazia sammarinese, a pochi mesi dalle elezioni politiche generali, se ne è fatto gran vanto. Da quel momento sono cominciati gli annunci che ciclicamente ci assicuravano che tra 2,3,6 mesi, sarebbe avvenuta la ormai “famosa” firma che sancisce la conclusione vera dell’Accordo.

Ebbene, da quel 2023 sono passati 24 mesi di annunci, ma ancora non è successo nulla di definitivo. Anzi, si è ricominciato con la solita litania e il Segretario di Stato per gli Affari Esteri ha solennemente detto che tutto si concluderà nella primavera del 2026, anche se, lo stesso Commissario Europeo Sefcovic, venuto in visita a San Marino, ha dichiarato che la firma avverrà “Il prima possibile nel 2026” smarcandosi dalle dichiarazioni sammarinesi. Dunque, siamo, tra una chiacchiera e l’altra, fermi al palo. E questa è una verità incontrovertibile, sotto gli occhi di tutti, in mezzo alle tante falsità messe in campo per confondere i cittadini.

Un’altra verità è che i nostri negoziatori, dopo circa 10 anni, a conclusione del negoziato non sapevano neppure se l’Accordo fosse misto oppure no. Viene da chiedersi di che cosa abbiano parlato nei numerosi incontri, visto che ci avevano poi detto di avere concluso il negoziato. A chiarire la questione ci ha pensato comunque il Presidente della Repubblica di Francia, il quale, ha risposto ad una missiva presentata in modo irrituale dal Primo Ministro di Andorra, alla quale si è aggregato, ma non in presenza, il nostro Segretario di Stato per gli Affari Esteri. Macron è stato laconico ma chiaro: L’Accordo di Associazione è misto. Fine del discorso!

Il fatto che l’Accordo, sia ritenuto misto, comporta che la sua approvazione non possa essere di competenza della Commissione Europea, ma bensì di tutti i 27 Paesi che compongono l’Unione Europea, attraverso l’approvazione dei rispettivi parlamenti. E questa è la seconda verità inconfutabile a fronte di tante menzogne circolanti.

E allora si cerca, come dicevo sopra, di mettere una pezza su di una verità scomoda per chi si è messo ormai nell’imbuto e non riesce più ad uscirne. Tanto è vero che nella Commissione Esteri del 12 dicembre scorso, il Segretario di Stato agli Esteri, non sapendo più cosa dire rispetto alle competenze dei 27 Parlamenti, ha dichiarato che: “L’Accordo, nella soluzione più accreditata, avrà una natura fondamentalmente mista, ma che “Parliamo di un Accordo che è per circa il 95% di competenza esclusiva e solo per una piccola parte di competenza mista”. Ma cosa sta dicendo il Capo della Diplomazia sammarinese, ho sentito bene? Si è mai sentito parlare di un accordo al 95%? L’Accordo c’è o non esiste, non ne può esistere un pezzettino. Ma dove siamo, all’asilo dove si raccontano anche le favole oppure in unaula dove si dovrebbero fare gli interessi di San Marino? Questo atteggiamento è molto preoccupante.

Nella stessa Commissione Esteri, è stato detto che l’Accordo UE non è appeso alle scelte di Andorra e che la Commissione europea ha sempre manifestato disponibilità ad andare avanti anche con la sola San Marino. Sarebbe opportuno dire in quale circostanza ufficiale la Commissione europea lo ha detto e soprattutto in quale documento questo sia scritto nero su bianco. Di scritto nero su bianco c’è il Memorandum Esplicativo diffuso da Bruxelles il 26/4/2024, quindi prima della definizione dell’Accordo quale “misto”, in cui è scritto che “La proposta allegata costituisce lo strumento giuridico per autorizzare la firma e l’applicazione provvisoria dell’Accordo che istituisce un’associazione tra l’Unione Europea (“UE”) e il Principato di Andorra (“Andorra”) e la Repubblica di San Marino (“San Marino”), rispettivamente (di seguito denominato “l’Accordo”). Non ho altri elementi per definire il sopra detto Accordo a tre, ma certamente l’accordo è a tre. E quindi ci troviamo di fronte alla terza verità in mezzo a tante fandonie.

La quarta verità è che con l’Accordo di natura “mista”, sono necessari, come detto, i giudizi dei 27 parlamenti ed è sufficiente che uno solo sia alla fine contrario per far saltare l’Accordo, ma nonostante questo il Segretario Beccari, con al seguito, almeno sembra, l’intero Governo, vorrebbe unilateralmente fare entrare ,provvisoriamente in vigore l’Accordo di associazione. La qualcosa significa che dovremo ottemperare a tutto quanto previsto nell’accordo, cambiare leggi, decreti, armonizzarci all’Aquis comunitario recependo migliaia di norme, di regole, di leggi. Dovremo rivoluzionare ed ingigantire la nostra Pubblica Amministrazione, sopportare un aumento di burocrazia, dovremo rinunciare agli accordi già in essere con l’Unione Europea, con il rischio di mettere in moto un processo troppo impegnativo per il nostro Paese e, alla fine, correre il rischio che uno solo dei 27 Paesi dell’U.E. blocchi tutto.  E il bello è che tutto questo non ce lo chiede l’Europa, lo vuole il nostro Governo. A me pare follia!

E per definire la fotografia del presente, a proposito di balle e di verità, occorre mettere in tavola la quinta verità: Il Governo è così consapevole di aver gestito male tutta la vicenda Accordo UE, che rifugge dal Referendum, non vuole saperne perché ha paura. Sa che i sammarinesi non sono in linea con questo comportamento irresponsabile e che, se i cittadini potessero liberamente votare,eviterebbero salti nel buio e difese di interessi politici personali che nulla hanno a che vedere con gli interessi della nostra Repubblica.

Queste sono le cinque verità allo stato attuale delle cose. E’ inutile raccontare frottole. Altro non esiste. Altro è solo fuffa.

Augusto Casali