L’ASTROLABIO – “L’antipolitica ha fallito!”… di Augusto Casali

Dopo alcuni anni passati a denigrare la politica indebolendone la tenuta e la credibilità, spesso e volentieri proprio dal suo interno, forse nella speranza di qualcuno di emergere o di salvarsi, probabilmente è tempo di bilanci. D’altronde oltre tre lustri sono più che sufficienti per poter fare un doveroso consuntivo.

Ebbene, penso che la teoria dell’antipolitica, del rinnovamento a tutti i costi e del nuovismo galoppante, che ha obnubilato le menti di molti in questi anni, sulla base dei fatti, abbia prodotto risultati molto deludenti, se non addirittura fallimentari.

I sammarinesi avevano meno problemi vent’anni fa rispetto ad oggi e i giovani potevano coltivare speranze che ora sembrano impensabili. I partiti tradizionali hanno in gran parte perso funzione, autorevolezza e rappresentatività, cosa che sembrava essere la panacea di tutti i mali, obiettivo raggiunto grazie ad un lavoro al corpo sistematico esercitato dai professionisti dell’antipolitica. Ma ora che i rappresentanti dell’antipolitica sono divenuti in alcuni casi classe dirigente, stiamo registrando funamboliche marcie indietro: i “puri”, una volta raggiunte posizioni di Governo, si sono lasciati rapidamente contaminare dai difetti più odiosi del potere esercitato senza gavetta alle spalle, senza esperienze e senza curiosità di comprendere e di imparare, lasciando, come conseguenza inevitabile, ampio spazio alla sicumera e all’arroganza e dico questo ben conscio del fatto che non tutti sono uguali oggi così come non tutti erano uguali un tempo.

E’ vero, la vecchia politica è stata anche partecipata da soggetti che hanno pensato forse più al proprio interesse che a quello della collettività sammarinese, ma ogni volta che qualcuno, raramente, nei partiti ha tentato di contrapporsi a quel modo di fare politica sbagliato è stato sistematicamente isolato e costretto al pensiero politicamente in voga al momento; i più recalcitranti sono stati costretti a lasciare il partito di origine. Ma i capi bastone alle elezioni politiche generali erano sempre lassù, in cima alle classifiche dei voti di preferenza e mi chiedo: ma tutti quei voti chi glieli dava se non gli elettori sammarinesi, gli stessi che, scandalizzati, negli anni successivi hanno favorito l’avvento dell’antipolitica? Pensare che sarebbe bastato ragionare con la propria testa al momento giusto, scevri da condizionamenti clientelari, valorizzando al meglio l’esercizio del diritto di voto. Invece non è stato così, come i fatti dimostrano e, come recita l’antico adagio, “chi è causa del suo mal pianga sé stesso!”

Il prodotto delle scelte compiute allora lo abbiamo oggi tutti sotto gli occhi e purtroppo, con grande rammarico, si deve dire che le cose per il nostro Paese non vanno troppo bene. Le responsabilità sono piuttosto diffuse e poco credibili risultano le critiche all’attuale Governo da parte di chi al timone c’era solo un anno fa e ha dimostrato tutti i suoi limiti a discapito della collettività.

I problemi sono tanti, acuiti dall’avvento della Pandemia in atto, ma ben presenti anche prima del Corona virus. Problemi economici, di liquidità, sanitari, burocratici, sociali, dove si registrano ritardi notevoli; manca un progetto di sviluppo organico nei vari settori e il virus, oltre ad aver prodotto danni sanitari ha creato un solco che via via si allarga sempre di più tra i cittadini a stipendio diciamo “garantito” e cittadini come i lavoratori autonomi e segnatamente gli operatori del settore turistico-commerciale che ormai da un anno sono alle prese con l’impossibilità di lavorare normalmente e quindi di produrre adeguato reddito per la famiglia, per tasse, affitti, mutui ecc. ecc., per non parlare del ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori che non è illimitata, con intuibili e preoccupanti effetti negativi.

Questo stato di cose è piuttosto pericoloso e senza meno occorrono risposte e certezze al più presto altrimenti saranno guai seri per tutti. Il compito del Governo non è certamente dei più agevoli ma è il suo compito, anche perchè il quadro politico attuale, ingessato grazie ad una legge elettorale pasticciata, salvo sorprese, che in politica non mancano mai, non offre davvero alternative credibili all’orizzonte.

Augusto Casali