L’ASTROLABIO – “L’Impalpabile Spedizione ”  … di Augusto Casali

Augusto Casali

Qualche giorno fa una autorevole delegazione di Governo, che più autorevole non si può, è partita alla volta di Roma, dove ha svolto un incontro a Palazzo Chigi con una delegazione del Governo Italiano capeggiata dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On.le Giancarlo Giorgetti e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria.

I temi caldi sul tappeto erano parecchi: dalla vicenda stringente delle targhe, al Memorandum con Bankitalia, fino ai vari aspetti del rapporto Italo-Sammarinese. Insomma, dopo due anni di politica estera praticamente inesistente, soprattutto per quel che riguarda il rapporto con l’Italia; di superficiale disinteresse da parte sammarinese; viceversa di grande disponibilità nei confronti  dell’Unione Europea, attraverso la quale forse qualcuno si era illuso di poter scavalcare l’Italia – una idiozia assoluta – tutti i nodi stanno venendo al pettine.

San Marino è un piccolo stato sovrano, inserito però geograficamente all’interno della Penisola Italiana. Pensare di ignorare chi ci circonda è una pia illusione. Con il nostro vicino di casa confinante è necessario fare i conti e tessere rapporti lungo l’arco degli anni, soprattutto proprio quando le cose filano senza problemi; cercare rapporti solo quando si ha necessità e ci si trova in stato di emergenza, grande o piccola che sia, diventa troppo poco credibile. E in questo momento, nonostante la delegazione sammarinese fosse autorevole che più autorevole non si può, purtroppo risultava la rappresentanza di un Governo poco credibile sulla base dei fatti.

Oltretutto, quando ci si presenta a questi incontri occorre avere una visione generale delle cose, quindi è necessario sapere con esattezza che cosa si vuole sulla base di un progetto complessivo, essendo consci che in un rapporto bilaterale è necessario mettere in campo la indispensabile elasticità sia nel dare che nell’avere, senza perdere di vista gli obiettivi principali del proprio progetto.

Il problema è che l’attuale Governo di San Marino non ha un progetto e nulla può mettere sul piatto della bilancia,  così la sovranità diviene giocoforza una parola vuota, senza nessuna sostanza concreta ed è costretto solo a rincorrere le proprie emergenze interne che in questi anni si sono accumulate, risultando inevitabilmente, di fronte all’interlocutore, di una debolezza estrema.

E allora il risultato non può essere che quello che abbiamo potuto leggere nel comunicato emesso dall’Ufficio Stampa del Congresso di Stato: praticamente nulla! Dieci righe in cui si parla di un men che generico “clima ampiamente collaborativo” in cui è stata trattata una più che mai nebulosa “agenda per la cooperazione tra i due Paesi”. Nessun comunicato risulta da parte italiana e neppure diffusione di fotografie, la qualcosa appare ancor più significativa data la propensione dei nostri rappresentanti di Governo al “selfie facile”. 

Ormai la nave sta affondando ed io trovo molto tardivi gli appelli a trovare soluzioni condivise “nell’interesse del Paese”. Che interesse potrebbe avere per i sammarinesi un “papocchio” di gente che non può stare insieme, che ha idee diametralmente opposte, che confonderebbe personaggi in buona fede con coloro i quali hanno responsabilità politiche precise e gravi per la situazione venutasi a creare? Anzi, credo sia necessario fare chiarezza fino in fondo, affinchè ognuno possa liberamente trarre le proprie conclusioni, senza la necessità di megafoni mediatici magari apertamente schierati  dall’una o dall’altra parte.

Se l’obiettivo è davvero quello di salvare il Paese, e credo che quello dovrebbe essere, allora è casomai necessario costruire un’alternativa compatibile, che non trovi il suo cemento solo nell’aritmetica ma soprattutto in un progetto di cose da fare e di come farle, da presentare ai sammarinesi indicendo quanto prima nuove Elezioni Politiche Generali e sperando che questa volta tutti stiano un po’ di più con i piedi per terra!

Augusto Casali