L’ASTROLABIO – “Non è ora di scrivere la parola fine?” … di Augusto Casali

A me risulta che le disgrazie della Società Asset Banca S.p.A., siano iniziate con il commissariamento e la sostituzione del Consiglio di Amministrazione con il Commissario indicato da BCSM, nel febbraio 2017, ovvero cinque lunghi anni fa.
Due mesi più tardi Asset, attraverso alcuni atti amministrativi, viene posta in Amministrazione straordinaria. I molti soci di Asset S.p.A., valutano le motivazioni addotte per giungere a tali provvedimenti e ritenendole abbastanza labili, si rivolgono al Tribunale Commissariale Amministrativo, ma, nel frattempo Banca Centrale emette un secondo provvedimento amministrativo straordinario che di fatto supera il precedente e pone Asset Banca in Liquidazione Coatta Amministrativa nel giugno 2017.
Tali rigorose decisioni si riflettono ovviamente in modo molto preoccupante su soci della Banca Asset e, immagino, sui correntisti. Ma successive ordinanze e sentenze, relative alla valutazione non sufficientemente approfondita delle centinaia di posizioni dei vari clienti in pochi giorni, vengono dichiarate, dal Commissario della Legge, illegittime.
In particolare va ricordata la sentenza di primo grado del 24 dicembre 2018, con la quale viene annullato il provvedimento di Amministrazione Straordinaria. Su tale giudizio BCSM ricorre in appello ma soccombe nuovamente con sentenza del 4 agosto 2021.
La stessa sorte viene riservata al provvedimento di Liquidazione Coatta Amministrativa, con sentenza 24 dicembre 2018, alla quale BCSM fa nuovamente appello e nuovamente soccombe nel secondo grado di giudizio, con sentenza del 23 febbraio 2022.
Fin qui i fatti dal sottoscritto conosciuti. Ora, se le cose stanno come sopra esposte credo che non ci sia molto da aggiungere. Se sentenze di Tribunale, sia in primo che in secondo grado, hanno stabilito l’annullamento dei provvedimenti di Amministrazione Straordinaria e di Liquidazione Coatta Amministrativa di Asset Banca, che conclusione posso trarre, come cittadino, se non che si è consumato un atto di ingiustizia?
Ora, senza fare troppe dietrologie forse inutili a questo punto della vicenda, credo si possa anche sbagliare. Ma in un sistema finanziario serio, quando si sbaglia si rimedia l’errore, se si vuole salvaguardare la credibilità del sistema stesso agli occhi degli investitori di ieri ed eventuali di domani.
Per come si sono messe le cose mi pare che il Governo, che non può tirarla troppo per le lunghe, si trovi di fronte a strade abbastanza obbligate: o risarcisce il danno prodotto ai soci, se le casse sammarinesi lo possono permettere, o si mette attorno ad un tavolo per trovare insieme ai soci di Asset Banca le soluzioni possibili, che forse possono essere più di una, a partire dalla riapertura della banca.
Comunque sia credo che dopo cinque lunghi anni su questa poco edificante vicenda sia giunto il momento di scrivere la parola fine.

Augusto Casali