L’ASTROLABIO – “Onore al Balestriere!” … di Augusto Casali

Riceviamo e pubblichiamo

Augusto Casali

Oggi per me e per molti vecchi amici balestrieri non è una bella giornata. Paolo Rossini purtroppo non ce l’ha fatta; ha combattuto per molti giorni ma poi si è arreso al destino. Il Covid – 19 se l’è portato via!

Non vi parlo di Lui per rattristarvi, anzi, forse vi farò sorridere, ricordando un tempo ormai andato. Conoscevo Paolo fin dalle scuole elementari, ma poi, a metà degli anni “60, assieme ad altri ragazzi, lo ritrovai nella Federazione Balestrieri Sammarinesi guidata dal Prof. Giuseppe Rossi, il quale si era messo in testa di riesumare il tiro con la balestra a San Marino nel giorno della Festa Nazionale del 3 settembre.

“Peppino” aveva visto lontano e noi giovani avevamo colto il suo messaggio dando gambe al progetto che, pur in mezzo a mille difficoltà, si concretizzò in tutto per tutto. Fu una stagione bellissima che vide impegnati decine e decine di giovani sammarinesi che si erano entusiasmati di fronte al coinvolgimento posto in essere dal Prof. Rossi.

La San Marino di allora era molto umana ed era possibile per un giovane sognare e pensare al futuro, perché si intuivano strade, prospettive, si respirava ottimismo e ci si impegnava con costanza e convinzione. Oggi, salta agli occhi, la realtà è molto cambiata e i giovani fanno molta più difficoltà a pensare al futuro: troppa incertezza, troppi egoismi e poco senso dello Stato, per poter sperare.

Con la Federazione Balestrieri Sammarinesi girammo l’Italia e l’Europa, conoscemmo altre culture e stringemmo amicizie che travalicarono il tempo. Quanti episodi, quante avventure, quanta vita vissuta da quei giovani che anno dopo anno sono divenuti adulti.

Paolo Rossini fu un grande protagonista di quell’epoca sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista umano, mosso da una passione viscerale per la balestra a cui è stato capace di donare tutto sé stesso. Sul campo Paolo Rossini ha vinto tutti i titoli più prestigiosi e l’ultima vittoria la ottenne proprio il giorno del 3 settembre 2019, dopo oltre cinquant’anni dal suo ingresso tra i Balestrieri di San Marino.

Fu anche il vivandiere della F.B.S. durante le lunghe trasferte che venivano affrontate in pullmans, quando le risorse economiche non erano sostanziose e si era costretti a viaggiare di notte per risparmiare i soldi dell’albergo e si mangiava al sacco ciò che Paolo preparava. Ma eravamo giovani, spensierati, pieni di entusiasmo e la cosa non pesava davvero più di tanto.

Ed è stato in quel clima di festa che si è cementata l’amicizia soprattutto tra coloro i quali da subito aderirono all’idea di “Peppino”; amicizia che è durata nel tempo e che, ogni tanto, ci spingeva nella casa di Paolo per rinverdire il passato e per mettere in atto qualche nuova iniziativa, naturalmente tutto questo avveniva di fronte ad una tavola ben imbandita ovviamente dal nostro storico vivandiere.

Per rendere l’idea dello spirito di quel tempo voglio raccontarvi uno dei tanti episodi in cui Paolo Rossini è stato protagonista, perché credo sia giusto ricordarlo anche così: Gubbio 18 luglio 1976, Campionato Italiano Individuale di Tiro con la Balestra Antica all’Italiana. In una Piazza dei Consoli gremita Paolo si aggiudica il Titolo di Re della Balestra; sconforto negli avversari, gioia incontenibile tra i sammarinesi.

Giunge solenne il momento della premiazione. Sulla piazza circa 400 figuranti in costume d’epoca; trombe e tamburi annunciano il grande momento; Paolo Rossini sale le scale del Palazzo dei Consoli. L’atmosfera creatasi era stupenda, pareva davvero che su quella piazza il tempo si fosse fermato al 1400. Paolo giunge al tavolo delle Autorità, dove già si trova ad attenderlo il nostro Presidente, Prof. Rossi e gli viene consegnato il Collare di Re della Balestra. L’acclamazione del vincitore è sempre più alta ed intensa. Il momento è davvero solenne.

Paolo guarda negli occhi il Presidente Rossi che gli si fa incontro a braccia aperte. Paolo allora, riferendosi al collare che ha appena vinto e che tocca con la mano, dice: “Prufesor, a fam tot bacalà!” Poi un forte abbraccio unì i due.

In quell’abbraccio, che idealmente era l’abbraccio di noi tutti, è racchiusa la storia della Federazione Balestrieri Sammarinesi tramandata fino ai giorni nostri e Paolo ne è stato un solido protagonista. Quindi, caro Paolo, anche a nome di tutti gli altri amici, onore a Te. Onore al Balestriere!

Augusto Casali