
In questo particolare e frenetico momento in cui le varie forze politiche si preparano all’appuntamento elettorale gli articoli spuntano come i funghi e si parla un po’ di tutto: di grandi temi, come l’Accordo di Associazione all’Unione Europea (si parla ma il testo non si vede) e di temi un po’ più spiccioli, come ad esempio l’ennesima esclusione dalla finale dell’Eurofestival Song Contest (Manifestazione evidentemente poco congeniale a San Marino).
C’è spazio per la polemica politica, ma un po’ stemperata, avendo, il politicamente corretto della appena chiusa legislatura, mimetizzato, in un grigiume intollerabile, le differenze tra forze politiche che sembrano sempre di più tutte uguali. Allora, non si parla più di modelli di società che si contrappongono, del ruolo dell’uomo nella società e quello dello stato; no, oggi si parla di chi voleva escludere chi da eventuali alleanze (pratica prevista da una legge elettorale folle) e il tutto viene gestito in punta di forchetta, almeno per il momento. Così ci sono coalizioni di moderati che affermano di voler “migliorare la qualità della vita” senza sapere che si tratta di uno slogans degli anni”70 coniato da un partito di sinistra: Questo per dire che ormai non si capisce più bene se quelli di destra sono diventati di sinistra o quelli di sinistra sono diventati di destra. Sembra tutto uguale e chi difende la propria identità politica è divenuto una rarità.
Quel che fino ad ora devo rilevare comunque è che si parla di transizione ecologica, di transizione digitale, di transizione europea, insomma, dove ti giri ci sono transizioni in atto, ma dei problemi con i quali i cittadini sammarinesi hanno a che fare tutti i giorni si parla poco o nulla e le idee sembrano poche ma confuse.
Ad esempio, di pensionati non parla più nessuno. Eppure, la vita delle persone mediamente si allunga e i pensionati sono sempre più numerosi e nella società stanno svolgendo un ruolo molto importante, in taluni casi di vera e propria funzione di ammortizzatore sociale per i giovani che si affacciano alla vita e mettono su famiglia. Di fronte all’attuale situazione economica del Paese, dopo gli anni della pandemia e il caro-vita che sta erodendo il potere di acquisto, in tanti casi, come avrebbero potuto sbarcare il lunario i giovani, magari con figli a carico, senza l’aiuto determinante dei genitori o dei nonni? D’altronde diventa sempre più frequente in una famiglia aiutare economicamente i giovani da parte degli anziani attingendo dai propri risparmi e dalle proprie pensioni le risorse possibili.
Il fatto è che le pensioni sono state ferme per troppo tempo e i ritocchi recenti non mutano sostanzialmente lo stato delle cose, che vede l’enorme crescita dei prezzi dei prodotti anche di prima necessità e delle utenze di gas, luce ed acqua. Forse sarebbe opportuno adottare sistemi già sperimentati in altri paesi europei. Ad esempio, in Belgio sono previsti per i pensionati riduzioni dell’affitto di casa o supporto mensile, riduzione delle bollette di gas ed elettricità. Qualcosa di simile potrebbe essere pensato anche a San Marino se davvero si pensa di rivolgere la propria attenzione alla categoria dei pensionati.
In un’epoca in cui tutti corrono non si capisce bene incontro a cosa, in cui si vive freneticamente e gli usi e i costumi mutano rapidamente, sul piano dell’esperienza è bene ricordare che gli anziani costituiscono un grande patrimonio da cui attingere saggezza e ricordo, perché senza conoscere il passato sarà ben difficile costruire il futuro. Gli anziani sono una risorsa per tutti e non vanno ghettizzati ma al contrario vanno coinvolti attivamente nella vita sociale della nostra Repubblica.
Quindi il mio invito e di sintonizzarsi soprattutto sui problemi quotidiani, concreti e reali dei sammarinesi e, in particolare, degli anziani. Ne trarrebbe beneficio la credibilità della politica e lo stato sociale di San Marino. Insomma, ne trarrebbe vantaggio la nostra millenaria Repubblica!
Augusto Casali