L’ASTROLABIO – “ Scossa Politica 3.2” … di Augusto Casali

Che la situazione politica sammarinese sia in fermento lo si dice da tempo; che le cose non vadano troppo bene nel Paese e le prospettive siano poco rosee è un fatto assodato; che le crepe in maggioranza comincino ad allargarsi è un dato di fatto.

Gli scontri consumati nella gestione della Sanità hanno segnato i rapporti tra RETE (alle prese anche con il malcontento interno e la fuoriuscita di alcuni consiglieri) e DC, la quale deve cominciare a guardarsi attorno per scongiurare brutte sorprese in futuro; la situazione di conflitto cronico all’interno di NPR, dove sgambetti e colpi bassi non sono davvero mancati, a cui si devono aggiungere le dimissioni recenti della Capo Gruppo Consiliare passato nel Gruppo Misto; l’azione di opposizione sempre più pressante da parte di Repubblica Futura, che nel frattempo dialoga anche con componenti dell’attuale maggioranza; la presenza di Libera che anche in assenza di proposte politiche può sempre entrare in gioco più che per suo merito per volontà degli altri; la mancanza ormai endemica di politica pura nel Paese, sono tutti elementi che non  lasciano certamente dormire sonni tranquilli ai dirigenti delle forze politiche presenti in Consiglio Grande e Generale e ben poco lasciano sperare sulla capacità di incidere rispetto ai problemi del Paese e conseguentemente sulla durata per tutta la legislatura del Governo.

E vero che tutti si muovono abbastanza freneticamente e cambiano casacca magari appena finiscono condizioni personali privilegiate, ma gli stessi si professano saldamente ancorati alla maggioranza aumentando di fatto l’incomprensione da parte del semplice cittadino. D’altronde il Governo, e l’esercizio del potere, anche se talune forze politiche risultano solo marginali, sono il vero collante dell’attuale maggioranza: un po’ poco per pensare alla prospettiva.

Per di più, proprio in questi giorni in cui è stato varato il nuovo decreto anti Covid, seguendo ancora una volta l’Italia, Motus Liberi ha ancora preso le distanze dall’Esecutivo. Ma questa volta lo strappo è più robusto se alle parole seguiranno i fatti, poiché la forza politica di maggioranza, attraverso una pubblica comunicazione ha annunciato che in sede di ratifica in Consiglio Grande e Generale contesterà il Decreto in oggetto e proporrà modifiche allo stesso perché il Green Pass alla sammarinese non piace proprio. Si tratterebbe di un atto fortemente indicativo di una visione delle cose sostanzialmente diversa, i cui effetti sono ora difficilmente immaginabili.

Quindi in generale gli ingredienti per fare finire la legislatura anticipatamente ci sono tutti, ma ne manca ancora uno essenziale:  l’alternativa concreta, anche se in politica, che rimane l’arte del possibile, nulla è impossibile. La storia è piena di folgorazioni sulla via di Damasco, di ricongiungimenti improbabili e di alleanze impensate.

A tale proposito mi viene in mente una considerazione legata agli eventi di quest’ultimo periodo dai quali, quel che rimane del Partito Socialista esce numericamente indebolito ma spurgato dal rampantismo. Ora il gruppo dirigente è in mano a giovani protagonisti e a quasi tutti gli uomini che diedero vita al Nuovo Partito Socialista e successivamente fecero rinascere il P.S. senza aggettivi, rinunciando a posizioni di Governo pur di raggiungere un grande obiettivo politico, poi svanito nel nulla grazie a dirigenti rivelatisi inadeguati.  Se quel Partito tornerà a fare politica difendendo principi e valori fondanti, abbandonando miopi orizzonti personalistici, lo spazio vitale potrebbe essere davvero consistente. Insomma, se i Socialisti ricominceranno a fare i Socialisti e penseranno ai più deboli guardando al futuro ma nel rispetto delle proprie radici storiche, potrebbe nascere finalmente l’alternativa che manca al Paese.

Sapete perché? Perché la politica con la “P” maiuscola è il mondo del possibile, pertanto  nulla è impossibile.  

 Augusto Casali