Le notizie di domenica 6 giugno ci dicono di un fatto assai strano, a cui i cittadini di Città non sono certo abituati. Attorno alle ore 07,00, un residente che ha poi chiamato i soccorsi, ha trovato riverso a terra in via Tonnini un uomo agonizzante.
All’arrivo dell’autoambulanza, dopo aver ricevuto la prime cure è stato ricoverato presso l’Ospedale di Stato e di lì trasferito d’urgenza in elicottero al Trauma Center di Cesena con un severo politrauma al viso, torace e bacino.
Ora, penso, verranno fatte indagini per verificare i motivi per cui questo trentacinquenne è caduto dal muretto sovrastante, dopo il Palazzo SUMS, in via Tonnini, però dai primi riscontri pare che il tasso alcolemico del soggetto fosse piuttosto alticcio.
Il salto è stato notevole e le condizioni del soggetto sono piuttosto complicate. Ma che cosa ci faceva a tardissima ora, probabilmente all’alba, ancora in giro per le vie di San Marino? Semplice, da un po’ di tempo a questa parte il nostro Paese, soprattutto in Città e Borgo, è divenuto terra di nessuno. Alcuni locali possono fare quello che vogliono e proprio nella notte tra sabato 5 e domenica 6 giugno si sono verificati schiamazzi e utilizzo di musica alta, impedendo il riposo ai residenti della zona, sullo Stradone, tanto che una pattuglia è dovuta intervenire. Sta di fatto che alle 4,30 ancora gli urli dei presenti si sono sentiti nelle vie sottostanti.
Sempre nella stessa serata a Borgo sono state imbrattate le porte di alcune abitazioni, in Città in via Giacomini sono stati rotti vetri e l’ascensore che fa la spola tra il parcheggione e P.le Calcigni è stato imbrattato con smalti.
Nei giorni scorsi abbiamo registrato interventi coraggiosi della Polizia Civile in Borgo per mettere fine ad una gazzarra indegna, mentre a Domagnano sembra esserci stato un tentativo di violenza su di una ragazzina, così come a Borgo qualche settimana prima.
Il nostro Paese è sempre stato un modello di sicurezza, ma ora non lo è più. Questi fatti sono sempre più frequenti, nei Week end stanno diventando la normalità. Io credo che se le cose vanno in questa direzione ci sono delle responsabilità politiche precise. Si vogliono favorire alcuni esercizi gestiti dagli amici degli amici che non hanno regole, se ne fregano delle leggi, che ad esempio tutelerebbero il riposo notturno, essendo un nutrimento della persona.
D’altronde in questo modo non c’è necessità di fare funzionare il cervello per creare attrattive turistiche nel rispetto della tradizionale ospitalità sammarinese, della sicurezza e della tranquillità. Basti pensare che il 19 giugno prossimo si svolgerà una iniziativa che pare porterà a San Marino molta gente. Si tratta di un esperimento, come hanno avuto modo di dire gli organizzatori, che utilizzano San Marino come cavia e che cosa ci porteranno? Chiasso, rumore, alcol e speriamo solo quello, vomito, schiamazzi, gazzarra, disturbo della quiete pubblica e speriamo che nessun’altro cada da qualche muretto.
Io credo che di fronte al lassismo del Governo rispetto a tutti questi segnali che provengono dai Castelli del nostro Paese; di fronte all’indifferenza rispetto a lamentele di cittadini ed associazioni, sia necessario mettere in atto una azione di contrasto deciso e organizzato a questa deriva che sta rovinando l’immagine e la tranquillità del nostro Paese.
Credo si debba promuovere e favorire un’azione decisa delle forze dell’ordine, fornendo loro risorse finanziarie, umane e legislative inserendo nella lotta a questi fenomeni distorsivi lo strumento del DASPO, così da impedire l’agibilità alla presenza a soggetti indesiderati in caso di recidiva.
Se non ci penserà il Governo e seriamente a questo, dovranno organizzarsi i sammarinesi che hanno a cuore la vivibilità del nostro Paese e dei nostri Castelli; che vogliono sia ripristinata la tranquillità e la sicurezza per le vie di San Marino; che ritengono indecente che la maggioranza dei cittadini dei Castelli sia ostaggio di una minoranza selvaggia e priva di civiltà!
Augusto Casali