L’ASTROLABIO – “Senza Dimenticare Nessuno” … di Augusto Casali

Riceviamo e pubblichiamo

Augusto Casali

Ho appreso del recente accordo stipulato tra gli Istituti Culturali della Repubblica di San Marino e Santarcangelo dei Teatri”, organizzazione che gestisce da tempo “Santarcangelo Festival”, affermata manifestazione di rilievo.

L’accordo di collaborazione infatti ha l’obiettivo di sviluppare e diffondere la cultura, nelle sue molteplici sfaccettature e implicazioni. C’è da compiacersi dunque per questa collaborazione che di certo porterà elementi di novità positive per gli appassionati sammarinesi di performance artistiche.

Il Direttore degli Istituti Culturali di San Marino ha affermato che “tutto ciò – avviene – in un’ottica di progressiva apertura alle realtà culturali dei territori circostanti, con l’auspicio di poter contribuire ad un dialogo a ad un confronto capaci di generare nuove visioni e prospettive.”

Al Direttore degli Istituti Culturali, che ha assunto il suo nuovo incarico di recente e per il quale nutro stima, nell’augurare il miglior successo per questa iniziativa, vorrei raccomandare però di non dimenticare nessuno.

Infatti, a San Marino esistono realtà che nel loro piccolo operano svolgendo nel Paese una importante funzione culturale e sociale, alcune di più recente costituzione, altre operanti nella Repubblica di San Marino da centinaia di anni e oggi divenute parte integrante di iniziative annuali nei vari Castelli Sammarinesi o addirittura di appuntamenti ufficiali, come nel caso della Federazione Balestrieri Sammarinesi il 3 settembre e il Piccolo Teatro Arnaldo Martelli il 5 febbraio.

Attenzione, perché per molte di queste organizzazioni la sopravvivenza è divenuta assai problematica. Le difficoltà aumentano anno dopo anno. La burocrazia esasperata priva di buon senso e di vera utilità, sta paralizzando tutto e tutti. Utilizzare strutture di proprietà dello Stato, quindi di tutti noi, per praticare le varie attività è divenuto difficilissimo a causa di norme esasperate, regolamenti attuativi concepiti sulle esigenze dei vari uffici anziché su quelle dei cittadini e la diffusa mancanza di buon senso e di assunzione di responsabilità.

Quindi è bene guardarsi attorno e aprirsi alle realtà culturali dei territori circostanti, ma contemporaneamente occorre mettere in campo un impegno serio per far sì che ciò che esiste nel nostro territorio non rischi di estinguersi. Molte attività culturali sammarinesi sopravvivono per la pura passione messa in campo dai vari protagonisti, che mantengono in vita le loro organizzazioni con le unghie e con i denti. Ma se le cose continueranno sul piano inclinato in cui da qualche anno a questa parte si sono incanalate, continueranno a sorgere nuovi impegni, nuovi lacci e lacciuoli nuove difficoltà e tutto sarà tramutato in una corsa ad ostacoli continua, il destino di queste importanti realtà culturali e sociali è segnato!

E’ necessario dunque prendersi cura di queste realtà meritevoli, cercando di creare per loro corsie di buon senso che ne rendano il cammino più agevole, smettendola di dare per scontato che tanto qualcosa faranno. Un poco di considerazione meritano e non l’insofferenza e in alcuni casi addirittura l’indifferenza di chi invece dovrebbe pensare anche a loro.

D’altronde a chi gioverebbe dissolvere quel che già esiste a San Marino anziché preservarlo gelosamente?

E’ vero che oggi è più importante apparire che essere; è vero che il senso comune dell’appartenenza al proprio Stato si è enormemente affievolito; è vero che la pancia piena produce spesso teste vuote, ma ad un certo punto occorrerà pure fermarsi, almeno un metro prima del precipizio!