Il perdurare della Pandemia, la seconda ondata Covid e la paventata terza ondata ci hanno impauriti tutti. Le televisioni italiane da 12 mesi ogni giorno e più volte al giorno snocciolano numeri di colpiti, di ospedalizzati e di morti, numeri nudi e crudi, senza ulteriori necessarie spiegazioni.
Dal febbraio dello scorso anno il Governo ha pensato di chiudere tutto per tre mesi, poi ha concesso le riaperture estive, infatti con il caldo il virus si è un poco acquietato, tanto è vero che un Ministro di prima linea aveva scritto un libro per dire come erano stati bravi; credo sia stato in edicola 24 ore e poi l’hanno dovuto ritirare perché nessuno lo leggesse: il virus finita l’estate aveva ricominciato a galoppare. Questo per dire come fosse informato il Ministro della Salute italiano su quel che stava succedendo.
In tutti i mesi trascorsi però il Governo ha fatto poco nella sanità, nella scuola, nel trasporto scolastico e così avvicinandosi il Natale hanno chiesto nuovi sacrifici, così da salvare la festa più attesa dell’anno, ma poi, impauriti dal mondo scientifico, il Governo ha chiuso tutto anche per Natale: Messe anticipate, chiusure di bar e ristoranti, coprifuoco alle ore 22,00.
E a San Marino? Da noi, anche se c’è stato un tentativo di differenziarsi, alla fine il Governo ha dovuto allinearsi all’andazzo italiano. Il Natale delle Meraviglie è all’improvviso divenuto dell’Indifferenza; il Paese tutto illuminato in ogni dove, ma deserto, casine chiuse, bar chiusi, ristoranti chiusi, strade vuote e coprifuoco alle ore 22,00.
Questo è il danno sociale, che si va a sommare a quello sanitario, ma finalmente pare che qualcuno si stia piano, piano svegliando da un lungo letargo e si stia rendendo conto dell’enorme danno subito dall’economia in generale e da alcune categorie in particolare. E si chiede se riusciremo mai ad uscire in positivo dal tunnel in cui attualmente siamo venuti a trovarci.
I dubbi sono davvero tanti, perché si fatica a vedere una politica decisa a trovare vie d’uscita, anche le più difficili, che però potrebbero risolvere i nostri problemi. L’impressione è che ci si accontenti di quel che passa l’unico convento con il quale abbiamo rapporti più o meno buoni. Ma basterà? Io vorrei vedere una politica estera più dinamica, come lo è sempre stata in passato; vorrei una politica finanziaria più mirata e impegnata con diversi interlocutori; vorrei una politica sanitaria più sammarinese, con minori innesti possibili dall’esterno perché credo che a San Marino abbiamo fior di professionalità che sono poi quelle che tengono ancora in piedi il nostro sistema nonostante gli inutili consulenti avvicendatisi.
Vorrei che le mie libertà di cittadino non fossero conculcate o sospese per fare fronte ad una Pandemia con la quale si deve convivere, se vogliamo salvare l’economia sammarinese già provatissima, almeno fino all’arrivo dei vaccini per tutti.
Fino a quando San Marino potrà rimanere una Repubblica fantasma, senza più turisti, senza più visitatori, con le strade deserte?
Ci dicono di tenere duro che siamo all’ultimo metro, ma lo abbiamo già sentito dire e le ristrettezze, le chiusure e i coprifuoco non mi pare abbiano sortito grandi risultati.
Il due gennaio io e mia moglie abbiamo compiuto il 50° anniversario del nostro matrimonio. Avevamo deciso di fare un giretto, ma ci è stato vietato dalle restrizioni internazionali. Allora, ci siamo detti, faremo un bel festeggiamento al ristorante, e ci hanno chiuso anche i ristoranti.
Siamo rimasti a casa! Dicono nel nostro interesse, ma sinceramente dopo cinquant’anni penso avremmo meritato qualcosa di più.
Ma questo è il mio meraviglioso Paese oggi!
Augusto Casali