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  • L’audio di Renzi contro Gentiloni: “Ha provato a far saltare intesa con M5S”

    In un intervento alla sua scuola politica, Matteo Renzi ha accusato l’ex premier Gentiloni di avere “fatto passare il messaggio di una triplice richiesta di abiura da parte del Pd ai 5Stelle”. Quindi evoca lo spettro di una scissione.

    Duro, durissimo attacco di Matteo Renzi a Paolo Gentiloni.

    L’ennesimo scontro interno al Pd va in scena a Barga, provincia di Lucca, dove l’ex segretario dem sta tenendo una quattro giorni di lezioni a 200 under 30 nella sua scuola politica “Ripensare l’Italia”. Durante una di queste lezioni, Renzi ha accusato il suo successore a Palazzo Chigi di avere provato a far saltare l’intesa con il Movimento 5 Stelle. Nell’audio “rubato” pubblicato da Repubblica, il senatore di Rignano fa riferimento alle tre condizioni tassative dettate da Zingaretti ai pentastellati per formare un governo insieme. “Una triplice richiesta di abiura – l’affondo di Renzi – del Pd ai 5 Stelle che è stata fatta passare da Paolo Gentiloni“. Sarebbe stato quest’ultimo, infatti, la mente dietro all’iniziativa del segretario Pd. Iniziativa pensata allo scopo di impedire l’inciucio e tornare subito al voto.

    I Cinquestelle ci avevano detto ‘noi ci stiamo se ci garantite che possiamo arrivare almeno al referendum sul taglio dei parlamentari’. L’ala trattativista, guidata da Franceschini, aveva detto: ‘A noi va bene se garantite dei contrappesi‘”, rivela Renzi. Insomma, Pd e 5 Stelle erano riusciti a trovare un accordo sulla riforma Fraccaro che punta alla riduzione del numero degli onorevoli. Poi, però, è intervenuto Gentiloni, che fa parte della delegazione dem che ha partecipato alle consultazioni al Quirinale.

    Il modo in cui lo spin è stato passato è un modo finalizzato a far saltare tutto“, dice Renzi. Che aggiunge: “Gentiloni era al Colle ma non ha aperto bocca. Non ha detto nella sede ufficiale ciò che pensava. Ma lo ha detto a due giornali“, ovvero Repubblica e Huffington Post, i due quotidiani che per primi hanno raccontato le tre condizioni inderogabili poste da Zingaretti ai 5 Stelle.

    A quel punto, spiega ancora Renzi, l’ala pentastellata meno disponibile al ribaltone “ha detto ‘Zingaretti è Giuda. E in questo rilancio il messaggio M5S è stato: ‘Noi andremo da Mattarella a dire mai con il Pd’“. Poi, però, la trattativa tra dem e 5 Stelle è ripresa.

    Ma Renzi se l’è legata al dito. E torna a evocare lo spettro di una scissione: “Nel Pd, se ci fosse la rottura, sarà un caos. Se uno, contravvenendo alle regole interne, con un spin fa saltare tutto non è detto che il Pd arrivi tutto insieme alle elezioni”. Insomma, dall’esito della trattativa Pd-5 Stelle dipende anche il futuro di Matteo Renzi. E di tutto il Pd. Il Giornale.it