
Sara Lorenzini è un’autrice televisiva e una scrittrice “abituata per formazione a lavorare su storie vere”. Come è nato questo lavoro? “L’idea di scrivere LIBERE – spiega Lorenzini – nasce dalla volontà di raccontare storie al femminile, di emancipazione e consapevolezza. Con il patricinio della Regione Lazio e l’associazione Casa sull’Albero 2006, abbiamo realizzato così questo libro, una raccolta di racconti, per divulgare testimonianze di donne che hanno affrontato problemi di dipendenza e che sono riuscite a uscirne, accendendo un faro su tutte quelle realtà sommerse che possono essere di supporto a chi sta affrontando problematiche simili”. Quali sensazioni ha provato scrivendo questo testo? “Negli ultimi mesi – sottolinea – ho raccolto decine di testimonianza di donne che – a prescindere dalla sostanza utilizzata: alcol, droga, cibo, gioco, sesso… – hanno vissuto anni imprigionate dentro i meccanismi fisici e mentali della dipendenza. Donne che, in un modo o nell’altro, sono riuscite a liberarsi da quegli stessi meccanismi, per riappropiarsi della loro vita, del loro destino. Le loro sono storie di rinascita, storie di ispirazione. Ascoltarle in prima persona, per restituirle su carta, è stata un’esperienza molto forte. Bisogna avere rispetto, cura e attenzione quando si raccolgono testimonianze così piene di dolore, ma anche così cariche di energia e di speranza. Sono state il materiale a cui ho attinto per poi scrivere racconti ispirati a vicende biografiche reali. È un progetto importante, che è stato supervisionato dalla dottoressa Maria Santa Lorenzini, psicologa e psicoterapeuta che da sempre si occupa di problemi legati alla dipendenza”.
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