“Voi marchigiani non siete consapevoli del grande potenziale che questa regione può esprimere. E’ un teatro a cielo aperto”. Così il regista Dario Baldi, presentando oggi ad Ancona il film La leggenda di Bob Wind sul regista teatrale e direttore artistico Roberto Cimetta, scomparso nel 1988 a 39 anni. Set della pellicola sono Ancona (Passetto, Porto, Monte Conero, centro storico e Marina Dorica), Offagna e Polverigi, dove Cimetta aveva fondato rispettivamente il Teatro Popolare e il Festival Inteatro. Poi la troupe si trasferirà in Trentino per terminare le riprese.
Prodotto dalla società Guasco srl di Ancona di Fabrizio Saracinelli, il film si avvale di un contributo di 85mila euro della Regione Marche attraverso Marche Film Commission-Fondazione Marche Film Multimedia, proveniente da fondi europei, e del sostegno di Trentino Film. La pellicola, liberamente ispirata alla vita di Cimetta, straordinario interprete del clima di fermento teatrale e culturale degli anni Settanta e Ottanta che seppe trasportare in varie parti del mondo (nel 1987 creò anche il Festival internazionale di Lisbona), parla di una nota giornalista francese, Anna (Lavinia Longhi), che inseguendo la storia folle e affascinante dell’artista, incontrerà il figlio di lui e darà una svolta alla sua vita.
“Non ho mai conosciuto Cimetta – ha confessato Elena Casaccia, autrice della sceneggiatura assieme ad Alberto Nucci e al marito Fabrizio Saracinelli – ma intendevo ridar vita ad un personaggio così straordinario di cui si stava perdendo la memoria. Perciò prima di partire ho dedicato un anno ad intervistare coloro che lo conoscevano. Tra questi, artisti come Roberto Benigni e Lucia Poli, ma anche tante persone comuni”. “Il mio non sarà un film biografico di glorificazione del personaggio – ha sottolineato Baldi – ma un’occasione per raccontare non il finto sociale di Facebook, ma la storia vera delle cose straordinarie che si possono fare se si sta insieme”. E se la Longhi è convinta che il film “sarà un successo”, il protagonista Corrado Fortuna non ha voluto leggere la biografia di Cimetta: “ho cercato di costruire il personaggio in base alle sensazioni, desumendole dal periodo in cui è vissuto. Per me è il simbolo di tanti dimenticati e una metafora del pregiudizio”. La pellicola, il cui cast comprende anche Ivan Franek e Andrea Bruschi, è distribuita da Mariposa Cinematografica di Roma e sarà nelle sale la prossima primavera.