LAVORO. CDLS LANCIA DECALOGO PER SVILUPPO E INNOVAZIONE. TURA APRE 15° CONGRESSO SINDACATO E RINUNCIA A SEGRETERIA BIS

XV CONGRESSO FEDERALE CDLSRivendica il ruolo della Cdls quale “avamposto” sindacale sul fronte della crisi e di sostegno dato a migliaia di lavoratori, il segretario uscente Marco Tura, in apertura del 15° congresso questa sera al Kursaal.

Di fronte a una platea di 315 delegati il numero uno della Cdls annuncia poi di non volersi ricandidare alla guida del sindacato, ruolo che ha ricoperto per sei anni, durante la fase acuta dalla crisi economica. Per Tura i numeri parlano chiaro: “Dall”inizio della crisi ad oggi- sottolinea- sono stati 4.300 i lavoratori licenziati assistiti dalle federazioni della Csu, mentre e” di circa 700 mila euro la cifra di stipendi arretrati che il Fondo Servizi Sociali ha assicurato ai dipendenti delle aziende fallite.

Negli ultimi quattro anni inoltre si contano mille vertenze in sede conciliativa, di queste il 90% sul mancato pagamento degli stipendi. Mentre sono 300 le pratiche annuali per il Credito sociale e il Fondo Straordinario di Solidarietà seguite dalla Csu”. Una crisi non solo economica, prosegue, ma anche politica, diplomatica e reputazionale.

Perciò “il rilancio di San Marino– rimarca il segretario uscente- deve poggiarsi su un ampio ventaglio di interventi”. Di qui l”auspicio che il congresso si trasformarmi in una officina “capace di costruire proposte e indicare un progetto complessivo”. Al primo posto tra le idee della Cdls c”e” la necessita” di affrontare la sfida dell”innovazione: “Siamo ormai immersi nella quarta rivoluzione industriale e non possiamo far finta di nulla- prosegue- non possiamo pensare di tutelare i lavoratori contrapponendoci a un sistema produttivo sempre più automatizzato, digitale e interconnesso”.

Di pari passo, “San Marino non può perdere altro tempo- osserva- deve nutrire l”ambizione di connettersi con le trasformazioni della rivoluzione digitale e dell’industria 4.0″.

“L’innovazione tecnologica- continua Tura – richiede uno sforzo enorme di riconversione dei lavoratori, per questo la Cdls propone che la formazione individuale diventi un diritto contrattuale”, ossia che i contratti debbano prevedere per ogni lavoratore un monte ore di interventi formativi.

La sfida dell’innovazione è poi per il sindacato strettamente intrecciata con l”apertura all’Europa che il sindacato sostiene con convinzione. Il segretario affronta anche i temi del debito pubblico, il dimezzamento della raccolta nel comparto bancario finanziario e i crediti dubbi. Torna così di estrema attualità la realizzazione della Centrale Rischi, da almeno un decennio richiesta dal sindacato. Inoltre “non e” piu” rinviabile la piena trasparenza degli assetti proprietari degli istituti bancari”, manda a dire.

Quindi il nodo pensioni: Tura solleva dubbi sull’abitudine ad investire i fondi quasi totalmente nel sistema bancario sammarinese e invita ad affrontare la questione in modo organico, evitando di esprimersi di volta vin volta sul singolo strumento”. Rilancia la necessita” di intervenire riformando il primo pilastro e ribadisce la proposta di una gestione diretta di lavoratori e imprese del secondo pilastro. Nel decalogo congressuale Tura inserisce anche la proposta dell’Agenzia per lo sviluppo, “un coordinamento tra governo, camera di commercio, associazioni, corpo diplomatico e consolare per realizzare un piano integrato che attiri investimenti in settori dell”alta tecnologia, del digitale e della green economy”.

Infine, la necessità di aprire un tavolo negoziale tra Italia e San Marino che punti alla “parificazione di trattamento in tema diritti e ammortizzatori sociali per i lavoratori italiani a San Marino e per i lavoratori sammarinesi in Italia”. E l’invito al futuro governo di riaprire la stabilizzazione dei frontalieri. (Cri/Dire)