Lavoro, in Emilia-Romagna tasso di occupazione al 75%: lotta al precariato e sicurezza gli obiettivi comuni

In Emilia-Romagna cresce l’occupazione, anche quella femminile tra donne con o senza figli, e continua a diminuire la disoccupazione.

Prosegue la riduzione della dispersione scolastica tra i più giovani ma, soprattutto, cala l’incidenza dei i cosiddetti Neet, ovvero 15-29enni che non lavorano, non studiano e non sono impegnati in percorsi di formazione, raggiungendo uno dei livelli più bassi in Italia. E sale, dopo alcuni anni di flessione, la partecipazione dei bambini ai servizi educativi per la prima infanzia.

Sono queste alcune delle tendenze registrate in Emilia-Romagna da “Benessere equo e solidale edizione 2023 (Bes)”, rapporto elaborato da Istat su dati 2022, che offre un quadro integrato dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali a livello nazionale e regionale.

Su numerosi dei 132 indicatori presi in esame, l’Emilia-Romagna si colloca al vertice rispetto alla media italiana e rispetto a regioni del nord quali Veneto, Lombardia, Piemonte e Trentino-Alto Adige. Restano invece alcune criticità da superare sul tema lavoro, col tema buona occupazione che la Regione conferma come una priorità.

In regione le persone prese in carico con GOL (il Programma nazionale di occupabilità dei lavoratori) hanno raggiunto, al 31 marzo, quota 67mila


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