Lavoro irregolare: i carabinieri sospendono l’attività di nove ditte tra Riccione, Rimini e Cattolica

 

Tante le irregolarità verificate nell’ambito del contrasto del lavoro irregolare da parte del Nucleo dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Rimini.

Per nove delle 24 ditte recentemente controllate è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale. A Riccione sono state sei le realtà oggetto del provvedimento: una ditta edile, una paninoteca e street food, due minimarket, un autolavaggio e una struttura ricettiva. I lavoratori “in nero” individuati sono stati in totale 6 di nazionalità italiana, bengalese e albanese.

Gli accertamenti delle aziende, gestite da imprenditori italiani e stranieri, hanno fatto emergere violazioni in materia di salute e sicurezza (come la mancata formazione e informazione per la sicurezza sul lavoro e la mancanza di documentazione inerente la valutazione dei rischi).

A Rimini a finire nei guai è stato un hotel, gestito da imprenditori italiani, in cui sono stati individuati due lavoratori in nero e violazioni in materia di salute e sicurezza quali la mancata formazione ed informazione per la sicurezza dei lavoratori.

Infine a Cattolica sono state sospese altre due strutture ricettive, anche queste gestite da imprenditori italiani, con quattro lavoratori in nero (tre italiani ed uno extra UE). Complessivamente sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 150.000 euro.