Lavoro precario. Un pensierino per Elly Schlein. … di Sergio Pizzolante

Cara Elly, tutti i vecchi manuali politici di tutti i movimenti qualunquisti e populisti e demagogici sino a quelli totalitari, escludendo che tu possa appartenere a quest’ultimo, dicono che devi prendere un argomento, un tema, una battaglia, senza preoccuparsi che sia fondata, che si basi su verità, e batti forte il chiodo.
Ripetilo, ripetilo mille volte, all’infinito e quella diventa verità.
Relativa ma vera, per chi vuole sentirsi dire quella verità, anche se è falsa.
Ok?
La tua battaglia è la lotta al precariato. Anzi la lotta dura ai contratti a termine.
Anzi la lotta durissima al Job Act.
Non importa che sia tutto falso.
Che non sia vero che il job Act crei più precariato e più contratti a termine.
Tu batti il chiodo.
Non è vero perché prima del Job Act soltanto il 17% delle nuove assunzioni erano a tempo indeterminato, dopo il Job Act, sino ad oggi, il rapporto si è letteralmente ribaltato.
Ogni anno. L’anno passato il 16.5% è stato a tempo determinato,
Ma tu batti il chiodo.
Le nuove generazioni sono svantaggiate si dice. Dici.
Non è vero, non sempre, ma tu batti il chiodo.
Perché non è sempre vero?
Vedi, io per esempio, quando facevo il Liceo, molti pomeriggi, il sabato e spesso la domenica li passavo a fare il manovale di mio padre muratore. In nero naturalmente.
Oggi magari avrei potuto usare i Voucher. Qualche contributo lo pagavo.
Meglio no?
Nei mesi estivi lavoravo ai mercati generali, sempre in nero naturalmente, oggi magari avrei potuto avere un contratto stagionale, avere un periodo di disoccupazione. Un po’ di contributi.
Meglio no?
Poi un bel po di lavoretti, sempre in nero, alcuni anche da clandestino all’estero.
Nella tua Svizzera.
Oggi non sarebbe stato possibile.
Quanti soldi guadagnavo? Pochissimi.
Una miseria. Ma sono state le esperienze fra le più importanti della mia vita. Quelle più formative, ricordi straordinari.
Devo molto a quei lavori precari. Veri.
Su quella base ho costruito la mia dignità di lavoratore.
Vuoi il lavoro dignitoso? Intanto lavora.
Vedi, oggi grazie al job act, grazie ai contratti a termine, grazie ai Vouchers, da te demonizzati, puoi prepararti a fare un lavoro dignitoso senza lavorare in nero e senza essere clandestino.
Questa è la novità, canterebbe Lucio Dalla.
Ma tu batti il chiodo.
Certo, gli stipendi sono bassi in Italia! Certo.
Ma tu battiti per quello, no?
Quello è il chiodo giusto da battere.
Ma tu batti un altro chiodo.
Buona fortuna.
Sergio Pizzolante