L’avvelenamento choc era una maxi-bufala: la sexy modella Anna e il marito dal dubbio passato

Prende una piega fra il bizzarro e il farsesco la vicenda del nuovo fantomatico allarme Novichok che domenica sera ha seminato il panico a Salisbury: storica e (finora) appartata cittadina del sud d’Inghilterra già teatro a inizio marzo del tentato avvelenamento nervino dell’ex spia doppiogiochista russa Serghiei Skripal e di sua figlia Iulia. La polizia britannica sospetta infatti questa volta una burla di cattivo gusto, un possibile inganno truffaldino, dietro il misterioso malore denunciato da Anna Shapiro e Alex King, moglie e marito, la coppia di sedicenti vittime smascherate adesso nei panni d’instancabili cacciatori di pubblicità.

I due sono stati dimessi ieri dall’ospedale. E i medici hanno escluso che fossero stati intossicati non solo da un un agente di tipo Novichok, come quello che risulta essere stato usato nel caso Skripal, ma anche da altre sostanze: incluso il veleno per topi a base di stricnina che essi stessi avevano tirato in ballo. Di qui la decisione della Wiltshire Police di far virare l’indagine verso la pista di un’ipotetica simulazione: con tanto d’interrogatori delle due presunte parti offese.

Uomini come King, inglese 42enne sposato di recente, la cui biografia si rivela in effetti non meno interessante (e non più attendibile) di quella di lei. Faccendiere con precedenti penali e un arresto alle spalle, l’uomo fu fra l’altro autore già nel 2006 di una ‘beffa’ ai danni del principe Carlo, quando riuscì a intrufolarsi fra gli attori del cast a un ricevimento dopo la prima di un film. Allora disse d’averlo fatto per una scommessa da 10.000 pound con l’amico Ed Davenport, finanziare-festaiolo condannato in passato per frode. Stavolta chissà. Leggo