Lazio: il tecnico “Mussolini? Il nome non conta, ha le qualità”

   Da qualche settimana c’è un Mussolini convocato nella Primavera della Lazio. Ne ha dato notizia, nelle pagine della cronaca romana di oggi, il Messaggero che ha raccontato la storia di Romano Fiorani Mussolini, figlio di Alessandra, pronipote del Duce: il ragazzo, che ha appena compiuto diciotto anni, partito per la verità nella sua avventura calcistica a Trigoria, nelle giovanili della Roma, dopo un passaggio alla Vigor Perconti, è approdato alla Lazio dove da qualche settimana va in panchina con la Primavera di Menichini. E del classe 2003 tesse le lodi Mauro Bianchessi, responsabile delle giovanili bianconcelesti, ex Milan e Atalanta da tre anni alla corte di Claudio Lotito.

“Un ragazzo veramente umile, un grandissimo lavoratore che non si è mai lamentato anche se per due anni non ha giocato un minuto – dice Bianchessi -. A me piaceva e piace ancora, è un tardivo, un longilineo, e i longilinei arrivano sempre dopo. Si è guadagnato i galloni prima con l’under 17 e poi con l’under 18, secondo me non è ancora pronto ma ha ancora margini di crescita e può uscire un giocatore vero”.

“Un problema il suo cognome? Non ho mai parlato con i genitori, non si sono mai interessati dell’andamento sportivo del ragazzo – assicura Bianchessi – Per me il cognome non influisce, in campo va chi merita. È un bravo ragazzo, faceva parte già del gruppo prima che arrivassi io. È molto bravo a scuola, dimostra grande intelligenza”. 
   


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