Lazio. Pioli e il tabù trasferta: “A Empoli per la svolta”. E benedice Douglas

ROME, ITALY - SEPTEMBER 25:  Head coach Stefano Pioli of Lazio issues instructions during the Serie A match between SS Lazio and Udinese Calcio at Stadio Olimpico on September 25, 2014 in Rome, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)
ROME, ITALY – SEPTEMBER 25: Head coach Stefano Pioli of Lazio issues instructions during the Serie A match between SS Lazio and Udinese Calcio at Stadio Olimpico on September 25, 2014 in Rome, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Se la Lazio è guarita, lo dirà probabilmente la partita di domani a Empoli. La vittoria di giovedì contro il Dnipro non ha cancellato i problemi, ma di sicuro ha rasserenato un ambiente depresso dopo il pareggio contro il Palermo, che aveva portato la società a ordinare il ritiro. “Fare risultato sarebbe fondamentale – dice Stefano Pioli -. In campionato non vinciamo da un mese (Lazio-Torino del 25 ottobre, n.d.r.): l’Empoli è un buon avversario, ma dobbiamo tornare a vincere. La squadra deve diventare più concreta. Ci vuole maggiore attenzione in difesa e più cura dell’ultimo passaggio: serve questo per ritrovare i risultati migliori. Dobbiamo giocare da squadra per 95 minuti, approcciando la gara nel modo giusto”.

TABÙ TRASFERTA — In trasferta, la Lazio ha un ruolino da retrocessione: un solo successo a Verona, a fronte di cinque sconfitte. “È più un problema mentale che tattico. Senza risultati, la fiducia diminuisce: ho giocatori validi, sia esperti che giovani”. Come Felipe Anderson, che torna a disposizione dopo aver saltato Lazio-Dnipro per un fastidioso torcicollo. “Ci aspetta un mese fondamentale – aggiunge Pioli –. Avremo un turno di Coppa Italia, una partita di Europa League (ininfluente, a Saint Etienne) e il campionato. Poi penseremo al mercato”.
Gazzetta dello Sport