Lazzarini: “Sul tavolo nome e simbolo Psd, ora avanti”

Lazzarini michelotti zafferaniNon si torna indietro dal progetto di riunificazione della sinistra sammarinese. Dalla sala Montelupo di Domagnano, ieri sera, nel primo incontro pubblico dell’associazione LabDem, dedicato a i protagonisti del tavolo riformista, Marina Lazzarini, segretario del Psd, annuncia che il progetto è giunto alla definizione delle linee programmatiche, poi potrà procedere alla sua “terza fase”, quella costituente per un nuovo soggetto politico che avverrà, sottolinea comunque, solo a fine corsa dell’attuale legislatura. Lazzarini evidenzia come a credere per primo nel progetto e a proporlo sia stato proprio il Psd, ma tutte le forze che hanno accettato di parteciparvi “sono alla pari”. Tanto che, in vista del nuovo soggetto politico, assicura: “Noi mettiamo a disposizione nome e simbolo”.

Francesca Michelotti, Su, riprende le fila dell’introduzione tracciata pochi minuti prima da Salvo Ando’, ospite della serata: “In questo panorama politico- spiega- il tavolo riformista si pone a fare ciò che deve fare la politica perché, se ci dividiamo tra conservatori e riformisti, non possiamo aspettarci che i conservatori sognino”. Quindi punta il dito contro il partito leader di maggioranza, nonché alleato del Psd: “Abbiamo un partito conservatore che oltre ad essere una forza politica è un potere forte del Paese”. Quindi “se non riusciamo a costruire un partito forte riformista- prosegue- e a riequilibrare le forze in campo, non riusciremo a ristabilire l’uguaglianza nel Paese”.
Parla anche Andrea Zafferani, C10, che motiva l’uscita dal tavolo: “Quando è diventato più politico e si è aperto il ragionamento di un nuovo soggetto abbiamo preferito defilarci- spiega- ma ciò non esclude collaborazione, e forse alleanze, con le forze riformiste”.