Lazzaro Rossini: ”C’è un vento nuovo che spira dall’Italia, lasciamo il Patto nella loro afa sudaticcia”

La coalizione di governo, Patto per san Marino, con l’uscita degli EPS non rappresenta più la maggioranza degli elettori del 2008, si regge di fatto solo grazie ai consiglieri “virtuali” del premio di maggioranza previsto dalla nuova legge elettorale.

Una sommatoria di neo-democristiani, pre-democristiani, post-democristiani e social-democristiani, che ha fatto tutto quello che c’era da aspettarsi da dei conservatori: NIENTE! basando tutta la sua azione politica nel concetto che:“ha da passà a nuttata”.

Sappiamo tutti che il vero nodo da sciogliere è quello black-list, ma a chi sta nella vera stanza dei bottoni, coloro che hanno impedito l’accordo del 2006 alcuni ancora oggi consiglieri della Repubblica, non conviene uscirne. Hanno ancora qualche affare da portare a termine, ancora qualche briciola da divorare alla faccia di un paese sempre più moribondo.

È palese che il Patto per San Marino non sia in grado, o peggio non abbia la volontà, di impedire tutto questo. Perché se non fosse così, non andrebbe a dire al sottosegretario di Tremonti che mente, quando risponde che l’unico ostacolo sono ancora una volta i famosi punti che dal meeting di Rimini al caffè della Bouvette continuano a ripeterci da quasi 3 anni. Se non fosse così, non avrebbe cacciato gli unici vertici di Banca Centrale graditi a BancaItalia perché si sono azzardati a voler controllare una banca di amici. Se non fosse così, avrebbero tolto per davvero il segreto bancario senza i soliti cavilli da peggior azzeccagarbugli. Se non fosse così, non avrebbe continuato a mandare a Roma quei personaggi ormai impresentabili la cui sola presenza dimostra che non si ha intenzione di cambiare sul serio.

Il mio partito (PSD) ha comunque voluto dare una mano pur perdendoci inevitabilmente consenso, ma anche questo non è bastato, il Patto ancora oggi ci chiede di inginocchiarci alla sua arroganza cambiando il nostro nome perché ciò che siamo ora non è abbastanza, quella stessa arroganza che non gli permette di vedere che 12.166 sammarinesi non ne vogliono più sapere di loro e dei loro tentennamenti.

Io sono, ero, e continuo ad essere uno di quei 12.166 sammarinesi e se mai deciderò di cambiare nome lo farò perché lo voglio io e non perché me lo chiede il segretario di un altro partito.

Caro Gerardo, cari compagni, c’è un vento nuovo che sta soffiando da Napoli, Milano, dall’Italia e dall’Europa, è il nostro vento, 15 giorni sono passati da un pezzo, lasciamoli nella loro afa sudaticcia.

 

Lazzaro Rossini PSD