Non so se ce ne siamo resi conto, ma dietro alla difficile, se non tragica situazione che la Repubblica sta attraversando, in cui è a rischio la nostra stessa sovranità, esiste un chiaro e determinato progetto politico, messo in atto da Comunione e Liberazione e dalla Compagnia delle Opere.
Questa mia opinione è supportata da numerosi elementi: è stato il Vescovo, Mons. Luigi Negri autorevole guida di CL che ha insistito per l’unione fra AP e DC e conseguente nascita del Patto per San Marino, che ha vinto le ultime elezioni.
Lo stesso Mons. Negri si è insistentemente e inappropriatamente occupato (per sua stessa dichiarazione ed ammissione e in contrasto con la tradizionale laicità di San Marino) delle questioni politiche di San Marino.
E’ sempre stato Mons. Negri che ha favorito la visita di Benedetto XVI in primo luogo alla Diocesi, e poi in appendice, allo Stato, a cui sono toccate tutte le spese.
Inoltre, AP e la componente CL della DC hanno stretto un’alleanza inscindibile, caratterizzata da una occupazione dei posti del potere economico ed amministrativo più importanti: così ai vertici di Banca Centrale sono stati collocati i dirigenti di provenienza ed obbedienza ciellina; le Fondazioni e Isttituti Bancari si sono strettamente accodati al nuovo corso, e le Banche che non lo hanno fatto rischiano la chiusura o l’assorbimento di istituti più grandi; ad occupare i posti più importanti della P.A. sono stati chiamati funzionari di comprovata o acquisita fede alla componente AP e ciellina del Patto, che con la prospettata riforma si appresta a consolidare legislativamente il potere governativo su tutta l’amministrazione pubblica e le Aziende Statali. Il disegno o progetto ciellino sarà completato dalle così dette “riforme” tributaria, della giustizia ecc. ecc.
La politica sammarinese non è più in grado di contrastare questo progetto. I partiti del Patto, anche quelli non strettamente allineati a CL, non possono mollare, perchè perderebbero la loro fetta di potere ed il loro posto, alcuni partiti di opposizione cercano di fornire a questo progetto una stampella ed un soccorso, per qualche non ben definita effimera gloria o per qualche briciola di potere.
Al progetto confessionale ciellino è necessario invece contrapporre un progetto unitario delle forze di opposizione, da SU a UpR, superando vecchie ideologie e relative reazioni ormai fuori dal tempo e dalla ragione, è necessario far cadere questo governo e restituire alla popolazione il diritto di rinnovare la guida di questo Paese.
Purtroppo ciò che in questi ultimi tempi sta accadendo non procede su questo percorso, prova ne è anche la celebrazione di questo 28 luglio nei diversi “orti personali” dei partiti della sinistra sammarinese, che non riesce a trovare motivo di unità neanche per festeggiare la fine del fascismo.
Corriamo il rischio che il progetto ciellino si consolidi ulteriormente, trascinando il Paese verso la perdita della sua sovranità ed indipendenza, credo che sia ora di guardare oltre le nostre divisioni, non per noi ma per il nostro Paese.
Lazzaro Rossini