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Le Borse europee proseguono la seduta in forte ribasso dopo l’avvio in rosso di Wall Street mentre le banche continuano ad essere bersagliate dalle vendite, con Deutsche Bank finita nel mirino degli investitori dopo aver deciso il rimborso anticipato di alcuni bond subordinati.
A mezz’ora dalla fine delle contrattazioni, Milano riduce comunque le perdite, con l’indice Ftse Mib in calo dell’1,8%.
In lieve recupero anche le altre Borse europee con Parigi che cede l’1,6% e Londra l’1,1% mentre a Wall Street l‘indice Dow Jones riesce a riagganciare la parità. Sul listino milanese continuano a soffrire le banche, con Banco Bpm (-3,6%), Bper (-3,6%) e Unicredit (-3,2%) in testa ai ribassi, ed Iveco maglia nera (-4,6%).
L’indice Stoxx dei bancari in Europa cede il 3,5% con i titoli che recuperano parte delle perdite dopo le rassicurazioni arrivate da Christine Lagarde e dai leader europei sulla solidità del sistema bancario. Deutsche Bank, finita nel mirino degli investitori, riduce le perdite al 4% mentre anche il costo dell’assicurazione sul debito senior a cinque anni scende sotto i 200 punti base, dopo aver toccato un massimo di quasi 220.
Le rassicurazioni arrivate dal cancelliere tedesco Olaf Scholz e dalla Bce sullo stato di salute del colosso tedesco e delle banche europee non bastano a calmare i nervi scoperti degli investitori, con l’indice Stoxx del comparto bancario che cede il 3,5% e quello dell’energia che perde il 3,2%, in scia alla flessione del petrolio (-2%).
L’avversione al rischio spinge gli investitori verso l’oro, in rialzo dello 0,8% a 1.993 dollari l’oncia, e verso i titoli di Stato, dove il Bund decennale riduce il rendimento di 9 punti base al 2,097% mentre si allarga a 189 punti base lo spread con il Btp, il cui rendimento scivola appena sotto il 4%, al 3,98%.
Il petrolio apre con un tonfo a New York a 67,84 dollari
Il petrolio apre con un tonfo a New York dove le quotazioni perdono il 3,03% a 67,84 dollari al barile.
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