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  • Le lacrime di Castillejo, ‘non mi voleva neanche mia madre’

    (ANSA) – MILANO, 16 OTT – E’ uscito dal campo piangendo
    lacrime liberatorie Samu Castillejo che, entrato nel secondo
    tempo della sfida contro il Verona, si è procurato il rigore del
    pari e ha propiziato l’autogol del 3-2 di Gunter. Un momento di
    sfogo del centrocampista del Milan dopo un periodo difficile in
    cui non ha trovato spazio, è stato vicino alla cessione e
    bersagliato di insulti sui social tanto da essere costretto a
    chiudere gli account e i compagni sono subito corsi ad
    abbracciarlo e rincuorarlo come fatto anche da Pioli. “Le mie
    lacrime – racconta a Milan Tv – dicono tutto per il periodo che
    ho passato e che sto passando. Sono un ragazzo a cui piace
    lasciare l’anima in campo. Grazie alla mia famiglia, agli amici
    e a dio sono riuscito. Ieri non mi voleva neanche mia mamma e
    oggi posso esultare con i tifosi a casa mia”.
        E alla prima occasione, quella di stasera, Castillejo si è
    fatto trovare pronto: “Sono stato più fuori che dentro questa
    estate, ma alla fine sono rimasto. Il mio atteggiamento è sempre
    lo stesso, mi alleno sempre bene, non dico mai una parola fuori
    posto, e punto a farmi trovare pronto e ad aiutare la squadra.
        Oggi è andata bene e sono contento di questo. L’abbraccio dei
    compagni? Siamo una famiglia”. (ANSA).
       


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