Negli ultimi giorni, il Segretario di Stato al Territorio Matteo Ciacci è stato oggetto di pesanti accuse da parte delle opposizioni, che lo hanno accusato di non essersi dimesso nei termini di legge dagli incarichi societari che avrebbe dovuto lasciare. Le accuse hanno alimentato un forte dibattito politico, ma ora nuove prove emergono a sostegno dell’innocenza di Ciacci.
Il Segretario Ciacci ha infatti fornito due documenti chiave che dimostrano il suo corretto comportamento e la conformità alle normative di incompatibilità. Si tratta di:
- Una mail inviata il giorno prima del giuramento del Governo (21 luglio 2024) allo studio dell’avvocato Enrico Carattoni, (che è anche un esponenti di Repubblica Futura) che ricopriva il ruolo di notaio per la cooperativa “Il Timbro”, cooperativa di cui Ciacci era amministratore unico. In questa mail, Ciacci rassegnava formalmente le sue dimissioni, rispettando così il termine di cinque giorni previsto dalla Legge Qualificata sul Congresso di Stato per risolvere le situazioni di incompatibilità.
- La lettera di dimissioni ufficiale dalla cooperativa “Il Timbro”, che conferma l’effettiva rinuncia di Ciacci alla carica di amministratore. Questo documento, datato il giorno prima del giuramento del nuovo esecutivo, prova senza ombra di dubbio che il Segretario ha seguito scrupolosamente la procedura prevista.
Queste prove, fornite direttamente dal Segretario Ciacci, dimostrano come le accuse mosse contro di lui siano infondate. Le opposizioni, che hanno basato le loro critiche sulla presunta mancata conformità di Ciacci, ora si trovano di fronte a documenti inconfutabili che smontano l’intero impianto accusatorio.
Alla luce di queste nuove evidenze, emerge il sospetto che le accuse contro Ciacci possano essere state strumentalizzate per creare una crisi politica. Le prove fornite dal Segretario dimostrano non solo il rispetto della legge, ma evidenziano come le opposizioni abbiano continuato a sollevare polemiche anche di fronte a fatti che avrebbero potuto risolvere il conflitto. Questo lascia spazio alla possibilità che, più che cercare giustizia, l’obiettivo delle accuse fosse destabilizzare il governo e alimentare lo scontro politico.
Con la presentazione di questi documenti, Matteo Ciacci dimostra la sua correttezza e il rispetto delle norme, mentre restano molte domande sul ruolo delle opposizioni e sulle motivazioni dietro le accuse. La politica sammarinese dovrà ora fare i conti con queste nuove rivelazioni e riflettere sull’uso strumentale delle informazioni nella gestione dei conflitti istituzionali.
Ecco la documentazione fornita dallo stesso Segretario di Stato:
La mail inviata allo Studio Carattoni il giorno prima del giuramento:
E la lettera di dimissioni