Leak Usa rivelano, Zelensky voleva colpire in Russia

(ANSA) – NEW YORK, 14 MAG – Volodymyr Zelensky voleva colpire
la Russia all’interno dei suoi confini. Il Washington Post
riporta alcuni leak del Pentagono che dipingono uno Zelensky
dall’istinto “aggressivo”, ben diverso da quell’immagine di “uomo calmo e stoico che affronta la brutale” invasione russa.
    Il leader di Kiev “si è guadagnato la fiducia dei governi
occidentali rifiutando di usare le armi che gli sono state
fornite per colpire la Russia in casa, ma in privato ha proposto
una direzione ben più audace”, scrive il Washinton Post
riportando alcune delle ipotesi avanzate da Zelensky. Fra queste “l’occupazione di villaggi in Russia per avere più leva su
Mosca, il bombardamento di un oleodotto che trasporta petrolio
dalla Russia all’Ungheria e l’uso di missili a lungo raggio per
colpire la Russia nei sui confini”.
    Le carte segrete fanno riferimento ad alcuni incontri degli
ultimi mesi. In uno alla fine di gennaio Zelensky aveva
suggerito che Kiev conducesse “attacchi in Russia” mentre le
truppe a terra entravano nel territorio nemico e “occupavano non
specificate città russe di confine”, si legge in uno dei
documenti bollati come top secret. Una mossa che aveva come
obiettivo quello di consentire a “Kiev di guadagnare maggiore
leva nelle discussioni con Mosca”.
    In un altro incontro a febbraio con il generale Valery
Zaluzhny, Zelensky aveva espresso la sua “preoccupazione” sul
fatto che l’Ucraina non aveva “missili di lungo raggio capaci di
raggiungere i dispiegamenti di truppe russe in Russia”. Il
presidente ucraino aveva quindi “suggerito di attaccare alcune
località a Rostov”, una regione della Russia occidentale, usando
droni. Alla metà di febbraio incontrando il vice premier Yuliya
Svrydenko, Zelensky aveva quindi suggerito che l’Ucraina facesse “saltare” l’oleodotto dell’era sovietica Druzhba che fornisce
petrolio all’Ungheria. Una “minaccia”, secondo l’intelligence
americana, senza significato: Zelensky stava “esprimendo la sua
rabbia nei confronti dell’Ungheria” e probabilmente si è
lasciato andare a “minacce iperboliche e senza senso”, è
riportato in uno dei documenti citati dal Washington Post.
    (ANSA).
   


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