La stessa notte in cui al ‘Guendalinà ha perso la vita Lorenzo Toma, i carabinieri hanno arrestato in flagranza due pusher. Il primo è un giovane di 21 anni della provincia di Bari, con precedenti specifici, sorpreso mentre spacciava.
Perquisito, è stato trovato in possesso di cinque involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo ‘mdmà, più nota come ecstasy, per circa due grammi, e cinque involucri contenenti 1,5 grammi di cocaina, oltre ad una decina di grammi di hascisc. Il 21enne è stato bloccato dopo che aveva cercato di divincolarsi, opponendo resistenza ai carabinieri.
La seconda persona arrestata è un 24enne della provincia di Brindisi, sorpreso mentre cedeva cocaina ad un giovane. È stato trovato in possesso di una dose di cocaina ed una dose di ecstasy.
Nel corso dell’identificazione ha fornito false generalità ed è stato denunciato per questo reato; ora è agli arresti domiciliari. Al momento gli inquirenti escludono qualsiasi connessione tra gli arresti e la tragedia del 19enne Lorenzo Toma. L’autopsia dovrà verificare se la vittima aveva assunto droga e di che tipo. Poi se gli esami confermeranno questa ipotesi, la posizione per i due spacciatori potrebbe aggravarsi.
In Prefettura a Lecce, intanto, riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il vertice è stato convocato dal prefetto Claudio Palomba dopo la morte di Lorenzo Toma. In questa sede potrebbero essere discusse misure nei confronti del locale.
Fonte: IL MESSAGGERO