
C’è chi l’ha definito l’uomo della perestroika, chi l’uomo che ha distrutto il comunismo e chi ancora l’uomo della pace. Comunque sia la morte di Gorbaciov ha avuto un ampio eco mediatico in tutto il mondo, vuoi perché è stato l’ultimo leader dell’Unione Sovietica vuoi per l’attuale situazione legata al conflitto russo-ucraino.
DataMediaHub e ANSA hanno analizzato le conversazioni online (piattaforme social, news online, forum e blog), in italiano, relative al decesso dell’ex leader russo, per comprendere l’impatto emotivo sulle persone di tale avvenimento.
Da l’altro ieri alla mezzanotte di ieri 31 agosto, complessivamente le citazioni per Gorbaciov sono state quasi 34mila, da parte di più di 5mila autori unici, i cui contenuti hanno coinvolto (like + reaction + commenti e condivisioni) attorno a 249mila persone. Il picco massimo si è registrato tra le 22:34 e le 23:00 del 30 agosto quando la notizia ha iniziato a circolare, come mostra la “virality map” della diffusione dell’articolo di ANSA al riguardo.
Volume di conversazioni che ha generato una portata potenziale, la cosiddetta “opportunity to be seen” di oltre 161 miliardi. Portata potenziale che si stima ragionevolmente essere pari ad una portata effettiva di oltre 8 miliardi di impression, di esposizioni a contenuti relativi a Gorbaciov, al lordo delle duplicazioni.
Forte e pressoché unanime la commozione per la sua morte. E infatti il 31.5% di sentiment negativo, di emozioni e, appunto, sentimenti, negativi contenuti nelle verbalizzazioni online da parte delle persone, è da intendersi per il dispiacere legato alla sua scomparsa.
Non è così invece per le provocatorie dichiarazioni di Marco Rizzo che ha twittato un bottiglia di champagne per festeggiare, affermando che «Era dal 26 dicembre 1991 che avevo aspettato di stappare la migliore bottiglia che avevo», salvo poi fare una parziale marcia indietro dicendo che si era trattato di «Una provocazione dadaista».
Comunque sia è stato travolto da migliaia di commenti negativi e, come mostra la word cloud, la nuvola di parole con i 120 termini maggiormente associati alle conversazioni online sul tema, oggetto di ampio dibattito, con diffusa connotazione negativa di sdegno per le sue parole, in Rete e sui social.
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