Leggendo certi commenti, ci si rende conto del motivo per cui Giorgia Meloni riesca a ottenere tanto successo anche in Italia, dopo quello che ha conquistato in Europa. È paradossale, ma è proprio l’odio sguaiato di certi personaggi a rafforzarne l’immagine.
Non si rendono conto che il loro modo di esprimersi, fatto di invettive e attacchi personali, finisce per sortire l’effetto contrario. Invece di minare la sua figura pubblica, questi attacchi esasperati la rendono più forte, più solida agli occhi di chi osserva. È un fenomeno sociale interessante: il bersaglio, anziché indebolirsi, sembra quasi trarre nuova energia da questa continua pressione. E mentre loro continuano a riversare fiumi di rabbia e astio, lei procede dritta per la sua strada, raccogliendo consensi e consolidando la sua leadership. Questo tipo di opposizione, basata più sull’odio che sulla critica ragionata, si rivela un autogol clamoroso. In fondo, la gente non è stupida: capisce quando un attacco è ingiustificato e, di conseguenza, tende a schierarsi dalla parte di chi subisce il linciaggio mediatico.
Giorgia Meloni, ormai, è diventata il simbolo di una politica diretta, schietta, senza fronzoli. Può piacere o non piacere, ma è difficile negare che chi cerca di demolirla con gli insulti e la contumelia non faccia altro che contribuire al suo successo. In politica, gli elettori premiano chi resiste alle intemperie, chi non si piega alle critiche gratuite. E Meloni lo ha capito bene: la sua strategia è quella di continuare per la sua strada, lasciando che siano gli altri a cadere nella trappola della reazione eccessiva.
Insomma, mentre i detrattori si affannano a denigrarla, lei continua a crescere nei sondaggi. Contenti loro…
Paolo Forcellini