La Lega Nazionale Dilettanti, il grande serbatoio del calcio italiano, è nel pieno caos: come noto, il presidente Felice Belloli ha dovuto dimettersi. La frase sulle “quattro lesbiche” lo ha fatto cadere dopo solo 5 mesi, contrastati, di presidenza. Il superprocuratore Stefano Palazzi ha aperto un’inchiesta, e la chiuderà fra breve: tra l’altro Belloli era stato anche accusato di molestie da due ex dipendenti di Piazzale Flaminio. Una vergogna. A reggere il vicario Antonio Cosentino: ha tempo 90 giorni, a meno di proroghe, per portare la Lnd a nuove elezioni. Non facile, c’è da fare svolgere le assemblee dei 20 comitati regionali. In più Cosentino è sotto inchiesta per la frase incriminata e viene contestato da alcuni comitati regionali e dalle ragazze che l’altro giorno, ad Abano, hanno preferito premiarsi da sole in occasione della finale di Coppa Italia organizzata in maniera indegna. Potrà reggere a lungo Cosentino? O si arriverà ad un commissariamento? La Lega è spaccata, pericolosamente spaccata: il presidente Carlo Tavecchio ci tiene molto, è stata una sua “creatura” per tanti anni. A lui non spiacerebbe affatto se la presidenza toccasse a Vito Tisci, dirigente stimato anche in ambito Coni. Ma Tisci è titubante, difficile mettere tutti d’accordo. In più resterebbe in carica solo un anno prima di nuove elezioni. Gli conviene lasciare la presidenza del comitato regionale della Puglia e del settore giovanile e scolastico della Figc? Tisci ci sta pensando ma è fortemente intenzionato a dire di no. Almeno per ora. In corsa ci sarà di sicuro Alberto Mambelli che di Tavecchio era stato il vicario ed era stato fatto fuori dai giochi elettorali di Belloli. Mambelli è avvelenato, anche con il suo ex amico Tavecchio, e promette scintille. In più, potrebbe scendere in campo Fabio Bresci, n.1 del comitato toscano, amico del sottosegretario Lotti. Belloli intanto prepara un dossier (contro chi non si sa). Le sorprese non mancheranno di sicuro nei prossimi giorni.
Ricerca e didattica: accordo Università “Foro Italico”- Fondazione Roma
Ricerca, didattica e soprattutto possibilità per gli studenti di crescere in un contesto tecnologico all’avanguardia. Un risultato reso possibile grazie al supporto della Fondazione Roma. Ed è per questa ragione che a meno di un anno di distanza dalla firma dell’accordo tra l’Ateneo e la Fondazione Roma, il 26 maggio presso l’Università del “Foro Italico” è stato ufficializzato il completamento dei lavori e festeggiato il successo di un’iniziativa che fa dell’Ateneo una delle Università europee all’avanguardia nello sviluppo digitale. “Questo rapporto con la Fondazione Roma – ha sottolineato il rettore Fabio Pigozzi – assume un significato particolarmente rilevante in un momento tanto delicato per il mondo universitario del nostro Paese, soprattutto per quel che riguarda il reperimento e la gestione delle risorse economiche a favore del diritto allo studio universitario”. “La Fondazione Roma – aggiunge il presidente prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele – è convinta che l’istruzione e la formazione siano decisive per il futuro di una comunità moderna e competitiva, perché rappresentano la premessa della crescita economica e dello sviluppo sociale. Per questo motivo la Fondazione ha deciso di destinare ingenti risorse a questo settore, in risposta all’emergenza creata dai tagli dei fondi pubblici, e di fronte alla necessità di potenziare la dotazione tecnologica degli istituti di istruzione, allo scopo di elevare la qualità della didattica”.