Roma, 19 dicembre 2016 – La Lega Nord è pronta per il Mattarellum. Matteo Salvini raccoglie la proposta lanciata da Matteo Renzi ieri durante la direzione del Pd, con tanto di invito agli altri partiti politici a “non fare melina” sulla legge elettorale. La proposta del segretario dei democratici, dice il leader del Carroccio da Como dove ha presentato il candidato sindaco, “è esattamente quello che pensavo io” e siamo “disposti a presentarlo anche insieme al Pd, perché il merito è quello non cambia a prescindere da chi lo presenti”.
Già ieri la Lega aveva espresso il suo favore alla legge elettorale che porta il nome del presidente della Repubblica. “Scegli tu la legge elettorale che vuoi e andiamo a votare il prima possibile, aprile o maggio che sia, per eleggere un Parlamento nuovo e un Governo nuovo”, aveva detto Salvini rivolgendosi a Renzi. Oggi si spinge oltre: quella legge elettorale, dice “tutelerebbe sia la rappresentanza sia la governabilità”. “Soprattutto – conclude – non ti devi inventare niente, perché è già stata usata e quindi se vuoi in 15 giorni la riapprovi. Anche prima della Consulta potrebbe arrivare una nuova legge e quindi si potrebbe votare anche in primavera”.
CHI E’ CONTRO – Se il Mattarellum piace alla Lega, a Fratelli d’Italia e ricompatta le anime del Pd (unici ad essere scettici i Giovani turchi vicini al Guardasigilli Andrea Orlando), scontenta altre forze politiche. Forza Italia e Movimento 5 Stelle non ne vogliono nemmeno sentir parlare. Contrari anche il Nuovo Centrodestra e Sinistra Italiana. Per Forza Italia “Il Mattarellum non è un sistema elettorale riproponibile. Punto e basta”, dice Maurizio Gasparri. Fortemente contrari al Mattarellum anche i grillini: “Siamo pronti al Vietnam parlamentare per contrastare la legge elettorale che il Pd vuole approvare contro il Movimento Cinque Stelle”, mettono in chiaro i deputati M5S della commissione Affari costituzionali. Da Sel-Sinistra italiana chiude la porta al Mattarellum Nicola Fratoianni, secondo il quale “la discussione non può ripartire da un’idea maggioritaria, costruita su un sistema bipolare che oggi non esiste più. Serve una legge elettorale che rimetta al centro la rappresentanza dei cittadini”.
IL PUNTO – Nonostante i numerosi pareri contrari il Mattarellum potrebbe avere i numeri in Parlamento per essere approvata. Alla Camera, sulla base delle dichiarazioni a favore o contro fatte dai vari leader in queste ore, il Mattarellum può contare su una forbice di voti che va da un minimo di 180-200 a un massimo di 250-290, a seconda che il Pd tenga botta e resti unito o meno, e a seconda che, oltre a Lega e Fratelli d’Italia, il partito guidato da Renzi riuscirà a portare dalla sua altre forze politiche. I voti contrari, di conseguenza, spaziano da un minimo di 150-180 no a un massimo di 200-250 voti. Al Senato la forbice si restringe: i voti favorevoli al Mattarellum al momento sarebbero da 100 a un massimo di 150, mentre i contrari da 70 a 100. Anche in questo caso i numeri cambiano a seconda della ‘tenuta’ del Pd. quotidiano.net