È incommensurabile il genio di Leonardo Da Vinci. San Marino potrebbe ospitare una mostra esclusiva dedicata alle macchine, agli studi e all’arte dell’italiano da esportazione per antonomasia. Usiamo il condizionale perché la differenza tra realizzare un evento di portata internazionale sul Titano e lasciare un progetto memorabile a languire nel cassetto delle occasioni perse la può fare soltanto la politica. Giochiamo a carte scoperte e lo dichiariamo apertamente: gettare dalla rupe l’opportunità di allestire un evento di tale portata sarebbe un colpevole errore, che non potrebbe neppure essere mascherato dalla crisi economica contingente. E qui sotto, brevemente, dimostriamo anche il perché.
IL PROGETTO
Il titolo della mostra: Il laboratorio di Leonardo. Le armi, i codici, il volo, l’arte. Il centro storico di San Marino sarebbe una location trasversale per accogliere ed ospitare modelli ricostruiti a grandezza naturale partendo dai progetti originali, suggestive postazioni multimediali, ma anche laboratori didattici e quant’altro. Gli spazi individuati nel progetto preliminare parlano di Palazzo Pubblico, della sede della Cassa di Risparmio, della Prima e Seconda Torre, del Teatro Titano, dell’Oratorio Valloni. Il progetto è dello studio multimediale Leonardo 3, con sede in via Montenapoleone a Milano, specializzato in mostre ed eventi leonardeschi. In Italia l’unica mostra finora realizzata da Leonardo3 ha portato la bellezza di 140 mila persone a Vigevano, una location che, con tutto il rispetto, non ha lo stesso appeal del Titano. A fare da trait d’union con la Repubblica di San Marino è lo studio Michelotti & Partners, nello specifico l’architetto Marcella Michelotti, attualmente al lavoro anche su alcuni progetti di riqualificazione di Montegiardino e di via Donna felicissima, in Città. “La mostra rappresenterebbe una grande opportunità per San Marino – spiega a Fixing Marcella Michelotti – una valorizzazione del nostro patrimonio Unesco e un impulso per attirare un turismo italiano e internazionale non solo escursionistico. La mostra infatti richiede tempo per essere approfondita: a Vigevano ad esempio molta gente è tornata più volte. E poi l’interattività permette visite su più livelli ed è adatta ad un pubblico vasto, dai bambini, agli adulti, dal semplice curioso allo studioso, passando dalle scuole”.
E cosa si potrebbe ammirare in particolare?
“Leonardo realizzò disegni per delle balestre, che non mise mai in pratica: questo tema verrà approfondito per la prima volta in assoluto, anche perché a San Marino la balestra ha una collocazione storica naturale. Ci sarà poi la lettura digitalizzata dei restauri dell’Ultima Cena, che in Italia non si è mai vista, e lo stesso si può dire per la Gioconda (che il Louvre non farà tornare in Italia, notizia di questi giorni, ndr) e per altre opere artistiche leonardesche. La Prima Torre poi è adattissima per riuscire a rendere lo spirito degli studi compiuti da Leonardo sul volo”.
A questo punto torniamo alla domanda iniziale: si riuscirà davvero a portare questa mostra a San Marino?
“Il Governo ha dimostrato di essere fortemente interessato al progetto, così come gli altri eventuali partner che abbiamo contattato. Speriamo si riesca a concretizzare, perché dare il via adesso significherebbe poterla pianificare per la seconda metà del 2012. Io sono convinta che una mostra su Leonardo, così come l’abbiamo impostata, possa attirare numeri importanti. E potrebbe dare il via ad una vera rinascita del Paese”.
I NUMERI
E ora finalmente spieghiamo perché si tratta di un’occasione da non perdere. Il preventivo è di circa 900 mila euro, di cui 300 mila da investire in comunicazione. Lo Stato indicativamente dovrebbe mettere circa un 30-40%. Per il resto ci si rivolgerà a partner privati (le fondazioni bancarie? Ma anche sponsor non solo sammarinesi o italiani). L’unico dettaglio: come dicevamo, senza l’ok della politica tutto resta nel cassetto. I biglietti interi costeranno 12 euro, con sconti per i gruppi. Indicativamente si presume una media di 8-9 euro a biglietto. Considerando che Leonardo3 considera quota 100 mila euro l’obiettivo minimo, si può supporre un’entrata, per i soli biglietti, di circa 900 mila euro. Di questi la metà dovrebbero essere rimessi in gioco da Leonardo3 per la comunicazione a evento in corso, gli altri ritornerebbero nelle casse dello Stato. Per fare un raffronto con la mostra sugli Impressionisti, là si parlava di una spesa analoga e di un risultato – più che soddisfacente – di circa 30 mila visitatori.