Leonardo Russo morto a 20 mesi, lo struggente post della nonna: «Signore, se esisti resuscitalo».

«Signore se esisti resuscitalo!». È lo struggente messaggio che affida a Facebook Tiziana Saliva, la nonna di Leonardo Russo, il bimbo di 20 mesi per la cui morte sono stati arrestati a Novara la figlia, Gaia Russo, e il compagno, Nicholas Musi. «Perché hai voluto il mio angelo? Tu ne hai tanti, restituiscimelo», aggiunge la donna, che posta anche una canzone, ‘Resuscitamì. Quello di oggi non è l’unico post che la nonna dedica alla tragedia che ha sconvolto la sua famiglia. «Sei e sarai per sempre un angelo puro e delicato – scrive sempre su Facebook il giorno dopo la morte del piccolo – Nessuno merita il tuo perdono, siamo tutti indegni e dannati».
« Leggo.it
Leonardo Russo, il bambino di 20 mesi morto all’ospedale Maggiore di Novara, è stato picchiato a morte. Lo dice l’autopsia: sul corpo del piccolo sono stati trovati segni di terribli percosse. Per l’omicidio sono stati fermati Nicholas Musi (in foto con Leo) e Gaia Russo, la mamma del piccolo con il suo nuovo compagno. Ma in questa tragedia c’è anche il padre di Leo, Mouez Ajouli, che ora piange la perdita del bimbo in casa, circondato da pochi amici. Su Repubblica si legge tutto il suo dolore: «Non mi reggo più in piedi dal dolore. Ho provato ad andare a casa, in ospedale, a casa della mamma di lei, chiamo e non mi risponde nessuno… Mi stanno tutti tenendo fuori da questa storia e io soffro tantissimo. Mi vengono in mente tutte le cose che facevamo assieme, quando giocavamo, quando uscivamo assieme. Lo faceva impazzire ascoltare una canzoncina, “Volevo un gatto nero”, e io tutte le volte gliela mettevo sul telefonino e gliela facevo sentire. Lui era contentissimo, provava a cantarla e a ricordarsi le parole. Gli volevo un bene pazzesco…». Il Messaggero.it

La procura di Novara ha disposto il fermo di Gaia Russo di 22 anni, e del compagno, Nicolas Musi, 23 anni. Per loro l’accusa è di omicidio volontario pluriaggravato. Secondo la procura avrebbero infatti picchiato fino ad ucciderlo il piccolo Leonardo, 20 mesi ancora da compiere, figlio di Gaia. I due giovani erano stati inseriti nel registro degli indagati nella serata di ieri e nella notte è arrivato l’arresto. Lui è in carcere a Novara, lei, incinta, ai domiciliari.

Il procuratore Marilinda Mineccia fa sapere che il corpo del bambino era “martoriato con lesioni multiple” e che si tratta di “un omicidio avvenuto in un quadro di maltrattamenti pregressi”. Sul corpo del bambino il medico legale ha riscontrato lesioni sulla testa, sul torace, sulla schiena, persino sui genitali, assolutamente incompatibili con una caduta del lettino (come era stato denunciato dalla madre in ospedale). Il decesso è stato causato da un’emorragia al fegato.

Il piccolo era stato già portato al pronto soccorso ad aprile perchè secondo la madre era stato morso da un cane. In quel caso non c’erano stati riscontri evidenti di maltrattamenti. Nicolas Musi ha alcuni precedenti per lesioni, maltrattamenti e violenza sessuale e a Biella, dove abitava fino a gennaio, era sottoposto a sorveglianza speciale. Quotidiano Piemontese