
(di Gianluca Angelini) (ANSA) – BOLOGNA, 24 NOV – Si è alzato il sipario su ‘Leonardo’, il supercomputer da 240 milioni di euro – 120
investiti da Roma e 120 da Bruxelles – quarto calcolatore al
mondo per velocità e potenza destinato a progetti di ricerca,
uso scientifico e accademico e applicazioni industriali. Il
setup di ‘Leonardo’ è iniziato a luglio, ed è proseguito per
tutta l’estate con la consegna dei 155 rack e delle migliaia di
componenti del supercomputer la cui attività spazierà
dall’osservazione del cosmo alla scienza dei materiali, dalla ‘Space Economy’ ai cambiamenti climatici, dalla genomica ai
gemelli digitali di città e della Terra, dalla previsione di
eventi naturali estremi alla medicina personalizzata.
Posto all’ombra delle Due Torri, Bologna e l’Emilia si
aggiudicano, dunque, il titolo di Big Data Valley, la ‘Silicon
Valley’ tricolore. Italia ed Europa entrano tra le potenze
internazionali del calcolo con l’obiettivo di competere, da
pari, con America e Cina. Sotto le Due Torri – davanti al
presidente della Repubblica, Sergio Mattarella seduto in platea
al Tecnopolo felsineo – la macchina è stata disvelata. Accesa
dallo scorso ottobre e ospitata sotto le volte della ex
Manifattura Tabacchi progettata da Pier Luigi Nervi, sarà
gestita dal Cineca e ha una performance misurata di
High-Performance Linpack (Hpl) di 174,7 petaflop. Grazie a
questi numeri si posiziona sul quarto gradino della Top500
mondiale, la lista dei supercomputer più potenti del pianeta. Il ‘supercervellone’ ha una capacità totale di 250 milioni di
miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo con una
capacità di archiviazione di oltre 100 petabyte. A livello
planetario più potenti di ‘Leonardo’ restano solo l’americano ‘Fronter’ che si trova al centro di calcolo di Oak Ridge nel
Tennessee, ‘Fugaku’ del Riken di Kobe, in Giappone e il
finlandese Lumi, che insieme al computer del Cineca, e’ l’unico
europeo fra i primi dieci.
‘Leonardo’ arriva nel capoluogo emiliano grazie anche agli
investimenti della Regione Emilia-Romagna sul Tecnopolo,
cittadella della scienza dove si trovano già il Data Center del
Centro Meteo Europeo, l’Agenzia Italia Meteo e dove troveranno
sede l’iFab-Fondazione internazionale Big Data e intelligenza
artificiale per lo sviluppo umano, centri di ricerca come Infn,
Cineca e Cnr con l’arrivo previsto a Bologna di circa 1.500
ricercatori da tutto il mondo.
Innanzi al Capo dello Stato sono intervenuti il presidente
dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il sindaco di Bologna,
Matteo Lepore, il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna
Maria Bernini, il presidente del Cineca, Francesco Ubertini e il
direttore Generale Reti di comunicazione, contenuti e tecnologia
della Commissione Europea, Roberto Viola. E se Bonaccini non ha
esitato a definire quella di oggi “una giornata storica” ,
Bernini ha parlato di un “sogno che si realizza, anzi due: il
sogno tecnologico con il genio scientifico e artistico di
Leonardo che vive nel supercomputer e il sogno europeo”. (ANSA).
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