
Siamo alle comiche finali di una campagna elettorale che la sinistra ha condotto tra demonizzazioni e continue giravolte. A tutto ciò si aggiungono gli svarioni di Enrico Letta, che evidentemente non ricorda bene le dinamiche politiche degli ultimi anni. Il segretario del Partito democratico si è lamentato della legge elettorale e del taglio dei parlamentari, ma è a capo di una formazione politica che di recente ha voluto entrambe le cose.
Le lamentele di Letta
Il numero uno del Pd teme una sconfitta elettorale pesante e dunque ha già individuato una possibile giustificazione: il tracollo della sinistra sarebbe da attribuire al Rosatellum e al taglio del numero dei parlamentari. Ma dimentica che l’eventuale disfatta dei dem e dei compagni di sarebbe da ricondurre all’affermazione democratica del centrodestra e agli indubbi errori di strategia dell’ammucchiata rossa. E il Pd non può cancellare le proprie colpe.
“Questa legge elettorale, congiunta con la riduzione del numero dei parlamentari, crea un rischio che venga stravolta nei fatti la nostra Costituzione“, è la lamentela di Letta, terrorizzato dal centrodestra che potrebbe fare il pienone di seggi in Parlamento. Al segretario del Pd occorre però rinfrescare la memoria: il 26 ottobre 2017 il Senato ha definitivamente approvato il Rosatellum bis anche con i voti del Partito democratico; l’8 ottobre 2019 la Camera ha approvato – pure con il via libera dei dem – la riforma per il taglio dei parlamentari. Letta dovrebbe ricordare che il partito di cui è a capo è complice di ciò per cui ora si lamenta.
FdI, M5S e Iv lo inchiodano
A metterlo spalle al muro è stato Lucio Malan, senatore di Fratelli d’Italia, che sul proprio profilo Twitter ha commentato il video in cui Letta mette le mani avanti pensando a come giustificare la probabile disfatta: “Incredibile Enrico Letta! Dice che questa legge elettorale e la riduzione del numero dei parlamentari rischiano di stravolgere la Costituzione. Ma il Pd le ha votate entrambe!“.
Incredibile Enrico Letta! Dice che questa legge elettorale e la riduzione del numero dei parlamentari rischiano di stravolgere la Costituzione. Ma il PD le ha votate entrambe! pic.twitter.com/Ttbo5PwfxE
— Lucio Malan (@LucioMalan) September 7, 2022
Letta più volte l’ha definita la legge elettorale peggiore di sempre, ritenendosi preoccupato dalla forzatura verso il sistema maggioritario cui tende il Rosatellum. Pure il Movimento 5 Stelle, tramite la deputata Vittoria Baldino, ha voluto puntualizzare che Letta ha ben poco da lamentarsi: “Ricordiamo che si tratta di una legge avallata proprio dal Partito democratico che ora Letta guida. Lo scenario politico che si prospetterà dopo il 25 settembre, quindi, sarà anche frutto dell’inerzia del Pd“.
Contro il segretario del Pd si è scagliata anche Maria Elena Boschi. La presidente dei deputati di Italia Viva non ha digerito l’ultimo attacco di Letta verso il Terzo Polo e ha così sferzato il numero uno dei dem: “La legge elettorale su cui il governo Renzi ha messo la fiducia era l’Italicum con ballottaggio. Il Rosatellum fu invece frutto di un accordo di Pd, Forza Italia e Lega e la fiducia fu messa dal governo Gentiloni. Il rancore personale di Letta sta facendo male alla comunità del Partito democratico“.
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