Egregio Presidente Gian Primo Giardi ho letto le considerazioni che ha espresso riguardo la recente desecretazione da parte della Repubblica Federale di Germania degli atti concernenti la strage al villaggio olimpico ai XX Giochi Olimpici estivi.
L’assalto alla palazzina che ospitava la delegazione dello Stato d’Israele alle Olimpiadi 1972 organizzate dalla città di Monaco di Baviera costituì un chiaro atto di guerra dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp).
Un’azione di terrorismo che per la prima volta coinvolse direttamente il mondo dello sport in tale dinamica.
Azione che venne tuttavia facilitata anche dall’assenza di forze di polizia dentro il perimetro del villaggio olimpico.
Una precisa scelta da parte del Comitato organizzatore in quanto si voleva consegnare all’oblio della storia la precedente rassegna olimpica svoltasi in terra tedesca ovvero i Giochi di Berlino 1936 che avevano celebrato il regime nazista.
La carenza di misure di sicurezza e l’inadeguatezza delle autorità nel fronteggiare la situazione hanno certamente contribuito a determinare un esito tragico della vicenda.
La struttura federale che demandava al laender della Baviera la gestione della crisi e la mancanza di un corpo speciale antiterrorismo (il GSG9 venne istituito successivamente e divenne celebre per l’intervento che sventò il dirottamento dell’aereo di linea della Lufthansa a Mogadiscio ottobre 1977) acuirono le difficoltà di partenza.
Devo inoltre rimarcare che in occasione dei Campionati europei di atletica leggera dell’agosto 2002, disputati sempre a Monaco di Baviera, si svolse una commemorazione pubblica in memoria degli 11 atleti israeliani uccisi, e altre simili iniziative sono state promosse nelle successive edizioni dei Giochi Olimpici estivi, ad esempio ad Atene 2004 dove ero presente in qualità di consulente del Comitato Nazionale Olimpico della Romania.
Malgrado sport e politica restino rigorosamente separati, nello spirito delle relazioni diplomatiche del Titano incentrate sul consolidamento della pace e dell’amicizia tra i popoli, sarebbe opportuno che il Cons si facesse invece promotore dell’inserimento della Palestina nel Cio.
Una prospettiva auspicata pure dal Coni al tempo del Presidenza di Mario Pescante che aveva caldeggiato la presenza di Israele e Palestina ai Giochi del Mediterraneo di Bari 1997.
Un obiettivo che si inserisce perfettamente nello spirito della Dichiarazione di Erevan elaborata durante il semestre di presidenza sammarinese del Consiglio d’Europa (novembre 2006-maggio 2007).
Cordiali saluti
Dr. Salvatore Occhiuto