[C.S.] Alle otto del mattino già vestiti di tutto punto con il farsetto di lana abbottonato, che salgono alla Guaita con il petto gonfio di orgoglio e iniziano a controllare che tutto sia a posto per accogliere al meglio i numerosi visitatori che anche oggi saliranno fin quassù…
Consapevoli che queste persone porteranno con sé, nel loro paese d’origine, ai loro parenti e amici lontani, immagini, sensazioni, emozioni, impressioni indelebili… di San Marino e dei sammarinesi!
Ragazzi che passano queste loro giornate di vacanza non al mare o a chattare con gli amici, ma a raccontare con passione ai turisti i momenti più affascinanti della nostra storia…
Che si impegnano ad intrecciare vimini per ricavarne un cestino, a girare una macina per ottenere farina, ad accennare passi di una danza che nessuno balla più…
Ragazzi che, invece di radunarsi al bar più alla moda, attendono la chiusura della Torre ridendo e scherzando tra loro fino a notte.
Questi sono i nostri ragazzi… sono la luce dei nostri occhi, il vero motivo per cui siamo ancora qui dopo anni di impegno, belli dentro e belli fuori… ma anche loro sono ragazzi, hanno tanto entusiasmo e buona volontà… ma non esperienza.
Questi ragazzi, che non sono sprovveduti, venerdì mattina dopo aver infilato le mani nella cenere del braciere che era stato acceso per cuocere il nostro pranzo, hanno pensato di buttarne un po’ dai merli, perché avevano sentito dire che fa bene alle piante e concima!
Non sappiamo con certezza se possa essere stato quel gesto ingenuo o un mozzicone di sigaretta gettato da un turista, ma è successo… un principio di incendio a ridosso delle mura della Prima Torre… e per primi i ragazzi stessi che si sono accorti del fatto, hanno provveduto ad accorrere con secchi per spegnerlo immediatamente.
Noi adulti non abbiamo avuto bisogno di rimproverarli… si leggeva nei visi scuri e umiliati l’ombra di una “lezione” già dolorosamente appresa.
“Grazie al cielo non è successo niente di grave… un incidente può succedere… a chi si dà da fare, a chi s’impegna, a chi lavora…. Per favore, continuate a farlo! Da oggi sarete ancor più consapevoli, ancor più responsabili, ancor più desiderosi di prendervi cura di questo gioiello che ci è stato consegnato in eredità e che voi rendete ancor più brillante di come l’avete ricevuto.”
Questo è quanto ci siamo sentiti in dovere di dire loro.
Solo noi adulti siamo responsabili di ciò che è accaduto e ce ne assumiamo la responsabilità… ma per favore, non togliamo a questi ragazzi un’opportunità così bella per crescere insieme, con la gioia di poter vivere immersi nella Storia e nell’amore per il proprio Paese.
Il Presidente
Il Presidente Fondatore
I Membri del Consiglio Direttivo