RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Partiamo dalla fine. Le persone che hanno firmato questa lettera sono solo alcuni degli artisti e dei musicisti della repubblica di San Marino. Alcuni di loro hanno alle spalle più di 500 concerti e trent’anni di attività, altri hanno trovato consenso all’estero in paesi come Germania, Romania, Russia e Inghilterra, alcuni hanno collaborato con artisti molto importanti Italiani e Stranieri, altri possono vantare tantissime presenze in trasmissioni RAI e MEDIASET… ma più di tutto fanno arte, musica, fanno dischi! e tutto questo nonostante la difficilissima situazione in cui ristagna la discografia Italiana e mondiale, nonostante sia sempre più difficile trovare spazi ed occasioni per far conoscere la propria musica o il proprio stile.
Le segreterie competenti della nostra Repubblica, sono a conoscenza di questa classe di professionisti e delle loro difficoltà? Questi artisti, sono tutelati, sostenuti, aiutati e presi in considerazione?
Pochi giorni fa si è concluso l’Eurovision Song Contest, un concorso musicale a cui partecipano i 43 Stati che aderiscono all’Eurovisione. Una gara vera e propria con tanto di televoto e giuria di qualità, un evento che ogni anno totalizza centinaia di milioni di telespettatori. La San Marino RTV partecipò per la prima volta nel 2008 con la band sammarinese “Miodio”, sotto la gestione del direttore Mangiafico per poi saltare le successive edizioni fino a quella attuale del 2011. Tre anni fa, il brano selezionato, fu individuato e scelto tra gli oltre 50 pervenuti, da un’equipe di esperti del settore tra i quali Pasquale Panella, Little Tony e Vince Tempera.
In questa ultima edizione svoltasi a Dusseldorf la nostra repubblica è stata rappresentata da Senhit Zadik Zadik in arte Senit.
Non perdete tempo a cercare questo nome tra le firme sottostanti; è una ragazza di origine Eritrea che vive a Bologna, prodotta e finanziata dalla Panini Interactive (quelli delle figurine…tanto per intenderci) che, come potete immaginare, non ha alcun rapporto con la nostra repubblica se non quello di averci soggiornato qualche week-end da semplice turista. Quindi la San Marino RTV e il nostro Stato hanno scelto una perfetta sconosciuta, con un brano cantato in lingua inglese, come nostra porta bandiera.
Perchè?
La scelta di questa artista ha suscitato sin dal principio tantissime polemiche, non tanto per sindacare sulla sua professionalità e bravura ma bensì per le “oscure” modalità con cui la NOSTRA televisione di Stato ha selezionato questa ragazza. Non ci sono stati ne bandi di concorso ne audizioni, ne tanto meno è stata aperta una selezione a livello nazionale per delegare il candidato partecipante (cosa che accade nella maggior parte dei paesi aderenti all’Eurofestival), anzi la televisione di stato ha di fatto escluso tutti gli artisti, sammarinesi e non, interessati a partecipare all’edizione 2011 liquidandoli con la semplice frase: “San Marino quest’anno non parteciperà, causa l’elevato costo dell’operazione.”
Ma allora da dove sbuca questa Senit? Può un evento così importante per il nostro piccolo stato e per i nostri artisti, trasformarsi in una farsa simile dove il soldo come sempre la fa da padrone? Suona poi come un’ulteriore beffa o se preferite compromesso, l’inserimento all’ultimo minuto della pur brava Monica Sarti come corista.
San Marino non è Senit. Abbiamo presentato all’Europa e al mondo intero un immagine che non ci appartiene e non ci rappresenta e poco importa se alle spalle di questa pur valida artista ci fosse la poderosa Panini a sostenere economicamente e artisticamente il carrozzone Eurofestivaliero targato RSM.
“Non si può partecipare ad una trasmissione così importante senza avere una squadra compatta, professionale, competente. Nel 2008 si improvvisò, senza alcuna esperienza, quale il senso di farlo di nuovo nel 2011?” Carmen Lasorella (Direttore RTV)
Sicuramente concordiamo con il direttore; chi non vorrebbe il massimo? Ma sarebbe interessante sapere chi ha delegato Lasorella come unico membro decisionale per un evento che lei stessa ritiene così importante. Chi ha interpellato per la scelta e con quanti e a quali artisti sammarinesi o esperti del settore si è confrontata per raggiungere a questa decisione.
Per quanto si possa pensare, non siamo certo partiti dal piazzamento di Senit in quel di Dusseldorf, in kermesse come questa il risultato finale è davvero relativo; ma non possiamo non rimanere esterrefatti davanti a questo colpo basso portato a tutti quei professionisti sammarinesi che lavorano nel mondo della musica. Non possiamo tacere davanti ad un’operazione meschina che d’artistico ha ben poco… e’ stata venduta la nostra bandiera e la nostra nazionalità per quattro denari. Questo è davvero indecente; come è altrettanto inspiegabile il silenzio di coloro che dovrebbero tutelare questi artisti, un’interpellanza parlamentare è caduta nel nulla, anzi affondata da una frottola raccontata dalla Rtv che attraverso il suo portavoce ha dichiarato in consiglio: “…si è proceduto ad una selezione per titoli delle candidature e, tenendo conto dell’apporto produttivo ed organizzativo dei candidati, si è giunti alla scelta di Senit.”
Ma quali sono stati i candidati? E’ forse stata resa pubblica la selezione per individuare il rappresentante di San Marino all’Eurofestival 2011?
Uno Stato che non tutela le proprie risorse umane e quindi i propri artisti compromette in modo considerevole anche le proprie prospettive di sviluppo. Proprio in momenti come questo, di crisi globale, un paese dovrebbe essere orgoglioso di poter esporre e far conoscere al grande pubblico questa classe di professionisti: cose come questa non possono essere ripetute, se non altro per rispetto; rispetto per la nostra bandiera che non può essere usata per interesse personale.
Occorre una mentalità nuova, occorrono idee, spazi, eventi che trasformino radicalmente la nostra repubblica; iniziative che permettano di promuovere realmente questo nostro straordinario paese, l’arte e gli artisti che ci vivono, che lo rispettano e che lo amano. A San Marino ci saranno sempre persone che faranno della musica e dell’arte la propria ragione di vita, un lavoro o una semplice passione… ciò che non può mancare, ora più che mai è la capacità e la voglia di condividere questo “patrimonio unico” con il resto del mondo.
Nicola Della Valle, Andrea Zonzini, Massimiliano Giri, Monica Hill, Paolo Macina, Marco Tamagnini, Larry Tomassini, Andrea Tamagnini, Alessandra Busignani, Roberto Moretti, Matteo Chiaruzzi, Tony Margiotta, Guido Lividini, Aleksandra Di Capua (la lettera è stata approvata anche da altri artisti/musicisti che non hanno voluto divulgare il proprio nome)